Berlusconi incontra Putin, rimpatriata a tarda notte. Silvio elogia Renzi: «È coraggioso»

Berlusconi incontra Putin, rimpatriata a tarda notte. Silvio elogia Renzi: «È coraggioso»
di Mario Ajello
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 13:30
«Sei venuto a darmi il bacio della buonanotte?». Silvio accoglie così, scherzosamente, a tardissima ora l'amico Putin. Non ci sono né Dudú né Dudina.



E questo un po' é un peccato, perché Zio Vlad - come i figli di Berlusconi chiamano lo zar - in passato ha mostrato di divertirsi a giocare a palletta con i quadrupedi di Silvio. Ma ieri notte, l'incontro tra i due amiconi non si é svolto ad Arcore, dove risiedono Dudú e Dudina, ma nella residenza milanese dell'ex premier a via Rovani.



Silvio aveva chiesto al giudice di sorveglianza Beatrice Crosti di poter passare la nottata a Milano e non ad Arcore. Autorizzazione concessa. E all'1,40 arriva da lui Zio Vlad. «Innanzitutto ti voglio far rivedere i miei figli, che ci tenevano tanto a salutarti e sono rimasti qui apposta fino a questa tarda ora», queste le prime parole di Berlusconi all'ospite dopo lo scherzo del bacio della buonanotte.



Per l'occasione i cinque figli di Silvio ci sono tutti, Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora, Luigi. Stanno un po' con Zio Vlad, in un clima molto familiare e affettuoso, poi vanno via intorno alle 2. E i due amici restano da soli. Anzi, con loro c'é anche Valentino Valentini, consigliere di Berlusconi per tutto ciò che riguarda la Russia e altre parti del mondo.



«Non mi far mangiare troppo, sto a dieta», premette Vlad. E Silvio: «Lo so che sei a dieta, e io pure». Entrambi salutisti, anche in questo sono uguali. Vlad viene comunque rifocillato, perché era rimasto fino a quella tarda ora digiuno a causa dell'incontro bilaterale appena intrattenuto con Angela Merkel.



«Grazie per avermi fatto rivedere i tuoi figli», insiste Vlad. E Silvio: «Grazie per l'affetto che ogni volta mi mostri e stai facendo le ore piccolissime pur di stare un po' a conversare con me».



Berlusconi parla a Putin bene di Renzi: «È un ragazzo coraggioso, speriamo che riesca a fare le cose che servono all'Italia e che sono le cose che noi abbiamo sempre detto che vanno fatte». Silvio descrive a Vladimir il giovane Matteo come una sorta di berlusconiano.



Vlad vuole capire meglio da Silvio che cosa ha in mente Matteo in politica estera. «Gli piace tanto Obama?», chiede lo zar. Sia a Putin sia a Berlusconi la politica estera del presidente americano appare piena di errori e non chiara nella sua strategia. E quanto a Renzi, dice Berlusconi: «Se mi chiede una mano in politica estera, io gliela do. Non tanto per far piacere a lui ma perché l'Italia deve ritrovare un suo ruolo forte a livello internazionale».



Zio Vlad condivide l'analisi. Sa che può contare sull'amico Silvio e gli racconta tutti i suoi problemi nel far capire al mondo che sull'Ucraina lui ha ragione. «Lo so, lo so», lo rassicura Berlusconi: «C'è in giro troppa ostilità, immeritata, verso la Russia». Intanto, si é fatto tardi. Giocare un po' a palletta con Dudú sarebbe stato rilassante come prendere una tisana prima della nanna, ma il cagnetto è ad Arcore e buonanotte.
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