Berlusconi da Giletti: «La politica e i suoi professionisti mi fanno schifo»

Berlusconi da Giletti: «La politica e i suoi professionisti mi fanno schifo»
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Domenica 21 Gennaio 2018, 21:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:14

«Non ho nessuna passione anzi la politica ed i suoi professionisti mi fanno schifo. Mel 94 c'era il pericolo comunista ora c'è un pericolo ancora più grave e cioè che vada al governo una setta pauperista e ribellista come il M5s». Lo afferma Silvio Berlusconi ospite a Non è L'Arena su La7.

Il ritorno. Silvio Berlusconi è tornato in campo, perché rispetto al 1994 «c'è un pericolo ancora più grave» del comunismo, è «il M5s», ha ribadito il leader di Fi, definendo il Movimento 5 stelle «una setta assolutamente pericolosa, pauperista, ribellista, giustizialista, che distruggerebbe l'Italia e gli italiani».

La figlia Marina. «Marina è una persona speciale perché mi somiglia...È molto colta, legge tutti i libri che Mondadori pubblica. È una persona speciale, oltre che figlia per me è una sorella ed una madre. Mia madre è andata in cielo e lei ne ha preso il posto...», dice parlando della primogenita.


Il Milan. «Io non lo guardo più perché il modulo di gioco è contrario a tutti i miei principi calcistici con cui sono diventato il presidente più premiato della storia. Non hanno sentito i miei consigli. L'acquirente cinese con noi ha sempre mantenuto la parola». A chi gli fa notare che forse la più competitiva è la Juve, il Cav aggiunge: «La Juve riesce ad essere in testa ma fino ad ora non ha vinto la champions».

Flat tax. «Con la flat tax pagheranno di meno tutti e pagheranno anche gli evasori e gli elusori ed avremmo i soldi per aiutare i 15 milioni di poveri che ci sono con un reddito di dignità che consente alle famiglie di poter arrivare alla fine del mese».

Chi è Renzi. «Renzi ora è accusato di aver portato il Pd al 21% per il suo cattivo carattere, ma ha un merito: ha chiuso con la tradizione comunista del suo partito, ma non ha dato un'anima al Pd che ormai è una scatola vuota che si riempie solo con aspirazioni di potere»,  afferma il Cav parlando di Renzi.

Il nuovo premier.  «Io non posso né essere né ministro degli Esteri né presidente del Consiglio, perché sono incandidabile, ma siccome si è deciso con Salvini che il nome del premier lo dà la forza politica che prende più voti e tutti i sondaggi dicono sia in vantaggio Forza Italia, toccherà a noi, ma non posso dirlo adesso».

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