La condanna, ritenuta la pena detentiva più alta mai inflitta dalla Corte della contea, è stata inflitta venerdì dopo che l'uomo ha rifiutato due patteggiamenti: la giuria lo ha ritenuto colpevole di 186 capi di imputazione per violenza sessuale, con decine di reati per stupro di minore. La ragazza venne violentata due, tre volte a settimana nel periodo compreso tra maggio 2009 e maggio 2013, quando finalmente trovò il coraggio di fuggire. Il primo a stuprarla fu un amico del padre che, invece di difenderla, la trasformò in «un oggetto di sua proprietà per soddisfare i suoi bisogni sessuali».
«Quando mio padre mi violentava ero piccola – ha raccontato la giovane, che adesso ha 23 anni - Non avevo alcun potere, non avevo voce in capitolo. Ero senza difese». Oltre alla drammatica testimonianza, ci sono pagine e pagine di diario in cui la ragazza registrava gli abusi del padre e dal quale è emerso che l'adolescente rimase incinta e l'uomo pagò per farla abortire.
«Quest'uomo è un grave pericolo per la società – ha detto il giudice Edward Sarkisian Jr. annunciando la condanna - Inoltre non ha mai mostrato alcun segno di rimorso. Anzi. Ha accusato la figlia per tutto quello che è accaduto». Oltre alla condanna, Rene Lopez è stato iscritto nel registro dei molestatori sessuali. Adesso che le porte del carcere si sono definitivamente chiuse alle sue spalle, sua figlia potrà ricominciare a vivere.
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