Usa, uccide la fidanzata dopo lite in un motel: torturata e smembrata ancora viva

Usa, uccide la fidanzata dopo lite in un motel: torturata e smembrata ancora viva
di Federica Macagnone
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:15
Una furia assassina, una violenza atroce e un rituale macabro. La famiglia di Yvette Silva ha atteso due anni che fosse fatta giustizia, ma adesso per Alexander Anthony Clever, 28 anni, le porte del carcere si sono definitivamente chiuse: l'uomo è stato condannato all'ergastolo per aver seviziato e ucciso la donna in un motel di Pomona, in California.

Era il 29 novembre 2014 e Alexander e Yvette avevano preso una camera nel Motel 6: tra i due è scoppiata una discussione accesa che è sfociata nell'omicidio. Due testimoni hanno raccontato di essere stati attirati dalle urla soffocate della ragazza e di essersi precipitati a soccorrerla: quando sono arrivati l'uomo la teneva per il collo e stava cercando di strangolarla. I due sono corsi a chiamare aiuto, ma quando sono tornati era ormai troppo tardi. La polizia ha trovato Yvette nella vasca da bagno in una pozza di sangue: Alexander le aveva rimosso il cuore e un polmone. Secondo un dato agghiacciante emerso dall'autopsia, la ragazza non era ancora morta quando le veniva squarciato il petto ed estratto il polmone.

Dopo due giorni di indagini, Alexander venne arrestato davanti alla sua casa: gli investigatori gli trovarono addosso il coltello usato per uccidere la vittima. Dopo due anni, lunedì è arrivato il verdetto del giudice: a nulla sono valse le lacrime versate durante le udienze nei mesi precedenti in cui, confessando le torture, l'uomo aveva tentato di coinvolgere nel delitto una seconda persona. È lui l'unico colpevole dell'omicidio e per questo dovrà trascorrere in carcere il resto dei suoi giorni.
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