Alberta, che si era invaghita del ragazzo subito dopo averlo conosciuto, aveva allacciato in brevissimo tempo con lui una relazione sessuale e sentimentale che difficilmente poteva passare inosservata: gli aveva comprato vestiti, un telefonino, gli dava appuntamento al parco pubblico, dove i due flirtavano, e lo faceva restare spesso a casa sua. Una volta arrestata, ha ammesso tutto subito: le prove raccolte dagli investigatori, d'altronde, non lasciavano adito a dubbi. E tra le prove c'era anche una conversazione che il ragazzo aveva avuto con una parente della prof (alla quale la figlia della docente aveva raccontato tutto), durante la quale aveva confessato di nutrire sentimenti per la sua insegnante e aveva pregato tutti di non denunciare la vicenda alle autorità.
Una richiesta che non solo non è stata raccolta, ma che si è addirittura rivelata un boomerang: il ragazzo non sapeva che la donna stava registrando il quel colloquio proprio per consegnarlo alla polizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA