Era il 23 aprile '98 quando Lucas e il suo complice Brandon Rhode rubarono in una casa di Macon, non lontano da Atlanta. Furono sorpresi da Bryan Moss, 11 anni, che era appena tornato da scuola: Lucas lo uccise sparandogli a bruciapelo. Poi, quando rientrarono Kristin, la sorella 15enne di Bryan, e Steven Moss, il padre 37enne, Rhode sparò a tutti e due, mentre Lucas fece nuovamente fuoco su tutti e tre per dare loro il colpo di grazia e avere la certezza che fossero morti.
Gli avvocati di Lucas hanno scritto una petizione al Consiglio di Stato di grazia e libertà della Georgia per commutare la pena capitale in ergastolo, sostenendo come il loro assistito, che aveva subito vari abusi durante l'infanzia e aveva un passato di dipendenza dall'alcol, si fosse sempre comportato come un detenuto modello che aveva ritrovato la fede e aveva intrapreso un percorso di riabilitazione. Martedì, però, il Consiglio ha rigettato la richiesta, così come ha fatto il giorno dopo la Corte Suprema degli Stati Uniti. Fissata l'ora dell'esecuzione, Lucas ha chiesto un ultimo pasto con pizza, bistecche, calzone al formaggio, funghi, insalata e succo d'arancia. Gli ultimi sapori di una vita gettata via.
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