Li hanno visti annaspare nell'acqua prima di scomparire fra i gorghi. Da quel momento di Jackson Standefer, 14 anni, e della nonna LouAnn Merrell, 62 anni, si sono perse le tracce: il 15 aprile sono stati trascinanti dalla furia dell'acqua del Tapeats Creek, nel Grand Canyon, e da quel momento di loro non si è saputo più nulla. Di loro sono rimaste le ultime foto sorridenti di quella che doveva essere un'escursione indimenticabile tra le rocce vicino al North Rim, una zona del canyon meno turistica e più selvaggia.
Jackson e LouAnn si trovavano al Gran Canyon insieme a Randy Merrell, marito della donna, e Julie Standefer, madre dell'adolescente. Stavano attraversando il Thunder River quando hanno perso l'equilibrio e sono finiti in acqua senza che nessuno potesse far nulla per salvarli: li hanno visti mentre venivano trascinati tra le rapide. Poi sono scomparsi per sempre. Immediatamente Randy e Julie hanno lanciato l'allarme tramite un Gps e una squadra di soccorritori in elicottero è corsa in loro aiuto.
Da quel momento e per otto giorni tre squadre hanno continuato le ricerche con l'ausilio di un drone, di un elicottero e di un gommone: decine di soccorritori hanno lavorato instancabilmente, ma di Jackson e di LouAnn non c'è alcuna traccia. Con il passare del tempo, sostiene il National Park Service, la possibilità di ritrovarli sono ridotte al lumicino tanto che, in un comunicato di giovedì, ha reso noto che l'impegno sarà diminuito: l'ipotesi più concreta, a questo punto, è che nonna e nipote siano annegati.
Al momento i ricercatori sono riusciti a trovare i loro zainetti e la telecamera GoPro del ragazzo che mostra i primi drammatici momenti in cui sono finiti sott'acqua. Poi il nulla. Nelle prossime ore la famiglia si appresta a dare l'ultimo saluto a Jackson e LouAnn, nonostante i loro corpi non siano stati ancora recuperati.
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