Proprio nel mezzo della bufera, ecco a sorpresa uno squarcio di luce che potrebbe asciugarle le lacrime versate nei giorni scorsi da Venus Williams in conferenza stampa a Wimbledon, quando le sono state fatte domande sull'incidente mortale del 9 giugno scorso a Palm Beach, in Florida, che l'ha vista coinvolta e scaraventata sul banco degli imputati come responsabile della morte di Jerome Barson, un 78enne a bordo dell'auto che era andata a schiantarsi sulla sua dopo che lei sembrava essere passata a un incrocio con il semaforo rosso.
La polizia di Palm Beach ha infatti appena diffuso un video ripreso dalle telecamere di sicurezza che sembra dimostrare la sua innocenza: stando alle immagini, la 37enne tennista ex numero uno del mondo e vincitrice di innumerevoli tornei, tra cui cinque Wimbledon e due U.S. Open, sarebbe entrata correttamente nell'incrocio passando con il verde, e non con il rosso come comunicato in precedenza in base ai primi rapporti degli investigatori.
Nelle immagini si vede il Suv guidato da Venus passare con il verde, fermarsi per far passare un'auto e poi riprendere la marcia a bassa velocità: in quel momento, alla sua destra, sopraggiunge a velocità elevata una vettura guidata da Linda Barson, la moglie dell'uomo deceduto due settimane dopo la collisione. «Non esistono parole per descrivere quanto sia devastante quello che è successo» aveva detto Venus lunedì a Wimbledon, visibilmente choccata e in lacrime. Ora, però, alla luce del filmato l'epilogo della vicenda sembra prendere tutt'altra piega. Naturalmente l'inchiesta sulla tragedia prosegue e nelle prossime settimane la polizia effettuerà rilievi sull'auto di Venus per ricostruire ogni minimo dettaglio della tragedia: da un lato gli investigatori hanno sottolineato come la tennista non sia stata formalmente incriminata, dall'altro hanno detto che le responsabilità sono ancora da accertare. Ma, anche se i legali della famiglia Barson insistono sul fatto che Venus è l'unica colpevole dell'incidente, al momento sembra che per la campionessa la strada verso l'assoluzione sia spianata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA