Usa, milioni di api sterminate da un pesticida anti-Zika

Le api uccise dal pesticida anti Zika in America (Foto Flowertown Bee Farm and Supplies)
di Luisa Mosello
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Lunedì 12 Settembre 2016, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:33

La strage delle api. Uccise da un pesticida che doveva combattere l’epidemia di Zika. Accade in America dove nella Carolina del sud un’infinità di alveari sono andati completamente distrutti con oltre 2,5 milioni di api sterminate. L’imputato è il Naled, potente insetticida  disperso per via aerea nelle campagne della contea di  Dorchester dopo che si erano registrati 4 casi di contagio dalla zanzara killer. Si tratta di un prodotto usato per decenni nella lotta alla mosca, che è risultato tossico per la salute dell’uomo e per il mondo animali colpendo oltre  fuchi e regine anche pesci e farfalle. Per questo motivo nel 2012 è stato vietato dalla Ue in Europa.

 
Ma non negli Usa, dove invece è ammesso dall’Epa, l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti  che ne autorizza l’impiego anche se con qualche (blanda) restrizione. Per esempio limitandosi a raccomandare alle persone sensibili ai prodotti chimici di non uscire mentre viene disperso, ma di restare in casa senza aprire le finestre. Cosa che le laboriose e preziose produttrici   di miele di certo non hanno potuto fare, diventando vittime incolpevoli nel proprio territorio “di residenza”.

La loro fine è stata raccontata su Facebook dalla proprietaria della Flowertown Bee Farm and Supplies che le ospitava e che ha diffuso la notizia sui social «affinché la morte delle api non sia inutile». A questo appello hanno risposto in migliaia lanciando una campagna di finanziamento e una petizione on line. Anche a sostegno di metodi meno rischiosi per la salute di tutti gli esseri viventi. Come quelli adottati dal governo di Puerto Rico, che pur colpito da Zika in maniera molto massiccia con la presenza di quasi 15 mila casi si è rifiutato di usare il pesticida incriminato , preferendo un larvicida naturale come il Bti. Per amore e rispetto del pianeta tutto. 

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