Gli Stati Uniti accusano il Cremlino di aver bombardato i convogli dell'ONU

Gli Stati Uniti accusano il Cremlino di aver bombardato i convogli dell'ONU
di Alessio Barbati
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 11:29
Gli Stati Uniti accusano la Russia di aver sganciato le bombe che hanno fatto saltare in aria un convoglio di aiuti umanitari delle Nazioni Unite. Nell'attacco sono rimaste uccise almeno venti persone e se il coinvolgimento russo dovesse essere confermato avrebbe conseguenze di ampio raggio. Martedì scorso Ban Ki Moon ha definito il bombardamento “ripugnante, selvaggio e apparentemente deliberato”. «Gli operatori che consegnavano aiuti erano eroi: quelli che li hanno bombardati sono dei codardi» ha detto senza mezzi termini il segretario generale dell'ONU, «Quando pensavamo che non potesse andare peggio, si è scesi ancora più in basso».


Intanto, dopo l'attacco di Aleppo, dall'ufficio degli affari umanitari delle Nazioni Unite è arrivata la sospensione di tutte le operazioni in Siria. «Al momento non abbiamo un quadro chiaro di quanto sia accaduto, ma abbiamo deciso di sospendere l'invio di tutti i convogli umanitari». Secondo le prime testimonianze, il convoglio sarebbe stato colpito dall'alto mentre scaricava cibo e medicine in un magazzino di Urem al-Kubra, controllata dagli oppositori di Assad. Alcuni ufficiali degli Stati Uniti hanno riferito all'agenzia di stampa Reuters che due aerei da guerra russi Sukhoi SU-24 erano in volo sopra il bersaglio nel momento preciso in cui è stato effettuato l'attacco.


Dichiarazioni che il ministro degli esteri di Putin ha rispedito al mittente con “risentimento e indignazione”, motivo per cui la Casa Bianca non ha ancora preso posizioni precise. Lo hanno fatto però i due ufficiali citati dalla Reuters, che ritengono Mosca responsabile dell'attacco e farebbero lo stesso anche se le bombe fossero state sganciate dall'aviazione siriana perché, come riportano, il Cremlino si era assunto la responsabilità di garantire il cessate il fuoco con gli accordi del 9 Settembre. Lo stesso segretario di Stato americano John Kerry ha parlato di “violazione vergognosa” del cessate il fuoco, sicuro che gli Usa “rivaluteranno le prospettive di cooperazione” con Mosca.


Molto più semplicistica è la versione russa, secondo cui i 18 camion avrebbero semplicemente “preso fuoco”. Il portavoce del Pentagono Jeff Davis ha risposto molto chiaramente: «Ci sono solo tre fazioni che sorvolano la Siria: la coalizione, i russi e il regime siriano. Non è stata la coalizione. Noi non sorvoliamo Aleppo. Non avremmo motivo di farlo. Colpiamo solo l'Isis, e l'Isis non si trova ad Aleppo. Aspettiamo spiegazioni da russi e siriani».  
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