Attacco Usa in Siria, Mosca: «Rafforzeremo difese aeree di Assad»

Attacco Usa in Siria, Mosca: «Rafforzeremo difese aeree di Assad»
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Venerdì 7 Aprile 2017, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 12:13
L'attacco americano sulla base militare siriana «viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.

La Tass riporta che il ministero della Difesa russo ha annunciato piani per il rafforzamento delle difese aeree siriane per proteggere le infrastrutture del Paese dopo il raid Usa. Secondo i dati a disposizione delle autorità russe, «la base aerea siriana» di Shayrat «è stata raggiunta solo da 23 missili» americani e «il luogo in cui sono caduti gli altri 36 missili da crociera è sconosciuto»: lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sottolineando che stando a queste cifre «l'efficacia bellica del massiccio attacco missilistico americano alla base siriana è estremamente bassa». Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha riferito che la Russia è stata avvisata dell'attacco missilistico degli Usa in Siria attraverso i canali esistenti.

La Russia considera il raid degli Usa in Siria «un atto di aggressione nei confronti di una nostro alleato», ha detto il portavoce del Cremlino, che ha evitato di rispondere alla domanda se Mosca aumenterà la sua presenza militare in Siria. «Solo il presidente Putin può disporre l'aumento delle truppe russe in Siria», ha detto.

«L'esercito siriano non possiede delle riserve di armi chimiche» e «il fatto che tutte le riserve di armi chimiche delle forze armate siriane sono state distrutte è stato registrato e confermato dall'Opac», ha aggiunto Peskov, precisando poi che, «allo stesso tempo, secondo Putin, il fatto che l'uso delle armi chimiche da parte dei terroristi sia completamente ignorato non fa che peggiorare notevolmente la situazione». Inoltre, secondo il portavoce del Cremlino, «Putin vede negli attacchi contro la Siria da parte degli Usa un tentativo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle numerose vittime tra la popolazione civile in Iraq».​

Il ministero degli Esteri russo sostiene che gli Usa avevano deciso di attaccare la Siria già prima della strage di tre giorni fa nella provincia siriana di Idlib: l
'attacco americano in Siria «è un atto di aggressione con un pretesto assolutamente inventato» e «ricorda la situazione del 2003, quando gli Usa e la Gran Bretagna, con alcuni loro alleati, hanno invaso l'Iraq», ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.

Ankara: «Assad va rimosso il prima possibile». In Siria «deve essere stabilito un governo di transizione senza Assad. Deve essere rimosso il più presto possibile». Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, confermando il sostegno di Ankara all'intervento Usa.

«Possono esserci nuove ondate di migranti. Il numero di sfollati in Siria è molto alto. Creare una "safe zone" in Siria è più importante che mai», ha continuato Cavusoglu.
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