Ucraina, trovata l'intesa all'Ue per la fornitura del gas dopo ore di negoziati

Ucraina, trovata l'intesa all'Ue per la fornitura del gas dopo ore di negoziati
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Lunedì 2 Marzo 2015, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 15:00

Dopo una nuova maratona di oltre sei ore di negoziati, l'Ue riesce a strappare un'intesa a Russia e Ucraina sul gas, garantendo così le forniture sia a Kiev che all'Europa e la cruciale attuazione degli accordi di Minsk.

Ed entro fine mese sarà convocato un nuovo trilaterale per cercare un accordo sulle forniture per il periodo estivo, dato che l'attuale pacchetto invernale giunge a scadenza a fine mese. «Siamo riusciti a salvaguardare l'applicazione del pacchetto invernale per le forniture all'Ucraina» e quelle all'Ue «restano sicure», ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic al termine dell'incontro, dove ha mediato tra il ministro russo dell'energia Alexander Novak e l'ucraino Vladimir Demchishin. «Il risultato dell'incontro di oggi può aiutare a superare le differenze sulle forniture di gas tra Ucraina e Russia, e questi sforzi - ha commentato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini - sono parte del sostegno concreto dell'Ue all'attuazione degli accordi di Minsk».

L'intesa siglata a Bruxelles prevede il «pieno rispetto del pacchetto invernale» sulle forniture di gas concordato lo scorso ottobre, con Naftogaz che s'impegna a rispettare il sistema dei prepagamenti, a ordinare sufficienti quantità di gas per coprire il fabbisogno domestico per marzo a Gazprom e garantire il transito delle forniture all'Ue.

Gazprom a sua volta s'impegna a consegnare 114 mcm al giorno di gas prepagato nei punti stabiliti. Le forniture a Lungansk e Donetsk sono sono invece una questione «altamente complessa in termini legali, tecnici e politici» per cui «sarà ulteriormente discussa».

Mosca e Kiev hanno inoltre «espresso la loro volontà di continuare i trilaterali» sul seguito al pacchetto invernale che scade a fine mese, in linea con gli accordi di Minsk. Le parti sono invitate da Bruxelles a presentare le loro proposte per il prossimo incontro che si terrà «prima della fine di marzo». Il sistema messo in piedi con la mediazione dell'ex commissario Ue all'energia Guenther Oettinger a fine ottobre aveva funzionato per tutto l'inverno, sino a quando circa una settimana fa hanno di nuovo cominciato a partire le accuse incrociate tra Kiev e Mosca e le minacce di stop alle forniture. Mosca ha accusato Kiev di aver tagliato il gas all'Est del Paese dopo una serie di esplosioni lungo il gasdotto nella zona controllata dai ribelli, ed ha così inviato forniture parlando di aiuti umanitari. Ma poi, ha accusato Kiev, questa ha mandato la fattura.

Da qui il rimpallo di responsabilità su chi ha tagliato cosa e in quali quantità, e le minacce di Gazprom e Putin di tagli alle forniture anche verso l'Ue. «Impossibile verificare sul posto», hanno ammesso alla Commissione, dove Sefcovic ha proposto di separare la questione Donbass da quella del pacchetto invernale, senza il cui rispetto cadeva anche la discussione per quello estivo.

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