«Dopo consultazioni con il nostro presidente e con le persone di cui mi fido, sono arrivato alla conclusione che un cambiamento nella posizione di leader del partito e di primo ministro è la cosa migliore», ha spiegato il premier. «Tornerò alla vita accademica», ha detto il premier, confermando che non si candiderà nuovamente alla guida del partito al congresso straordinario del 22 maggio, pur rimanendo membro del partito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA