Il camperista ligure vittima dell'omicidio di Trebisonda era impegnato in Turchia in una missione umanitaria. Secondo quanto si è appreso, Giorgio Bozzo stava infatti partecipando a una spedizione organizzata dall'associazione «Arance di Natale Onlus», che aveva portato aiuti umanitari a bambini orfani. A quanto pare la missione era stata conclusa e Bozzo con un gruppo di altri campeggiatori era sulla via del ritorno. Bozzo e la moglie erano iscritti alla onlus da diversi anni. «Siamo sconvolti - ha detto un dirigente dell'associazione -. Bozzo era con noi da tempo, era un punto di riferimento importante. Non possiamo dire di più. Siamo in attesa di notizie». I Bozzo vivevano nel quartiere di Apparizione sulle alture del Levante di Genova.
Il caso è stato seguito dal consolato di Istanbul, in coordinamento con l'ambasciata italiana di Ankara - ha riferito la Farnesina - precisando che è stata contattata la famiglia e predisposta tutta l'assistenza necessaria. La Federcampeggio della Lombardia ha ricevuto oggi un messaggio di condoglianze da parte di Erdal Otugen, presidente della federazione turca dei campeggiatori (Ukkf). «Abbiamo saputo in questo modo di quanto successo», ha riferito il presidente Adriano Cremonte. Da quanto è emerso, i coniugi Bosso viaggiavamo con altri turisti italiani divisi in sei camper.
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