Tunisi, sparatoria al museo Bardo: turisti presi in ostaggio, 22 morti. Tra le vittime 4 italiani, uno è di Novara

Tunisi, sparatoria al museo Bardo: turisti presi in ostaggio, 22 morti. Tra le vittime 4 italiani, uno è di Novara
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 07:44

Un gruppo di turisti è stato preso in ostaggio all'interno del museo del Bardo, a Tunisi, da terroristi travestiti da soldati.

Le vittime. È di 22 morti e 50 feriti il bilancio dell'attacco a Tunisi. Lo ha riferito la tv di Stato tunisina senza fornire ulteriori dettagli. In precedenza il premier Habib Essid aveva reso noto un bilancio di 19 morti, tra i quali 17 turisti, e 22 feriti. Nell'attacco, in base a quanto riferito dalle autorità, sono stati uccisi «due terroristi» e anche 4 italiani, altri 13 italiani risultano feriti. Tra i feriti non ce l'ha fatta Francesco Caldara, il pensionato novarese ferito nell'attentato di Tunisi.

È lui uno dei quattro italiani morti. «Ci ha telefonato il ministero dell'Interno - dice all'Ansa la nipote, Milena - per comunicarci che mio zio è morto». La moglie, Sonia Reddi, è stata operata per una ferita a una spalla ed è sedata, ma non è in pericolo di vita.

L'AMBASCIATA ITALIANA

Il bilancio «è ancora provvisorio» perchè è in corso il riconoscimento delle vittime e le autorità tunisine non hanno ancora comunicato le generalità di tutti i morti. Alcuni di essi sarebbero stati riconosciuti dai familiari direttamente sul luogo dell'attentato.

Coppia romana sfugge a terroristi. Una coppia di ebrei romani è sfuggita all'attacco terroristico del museo del Bardo di Tunisi. Secondo quanto riferito dal portavoce della comunità ebraica di Roma Fabio Perugia, i due sono riusciti ad uscire dal museo prima che i terroristi prendessero gli ostaggi. Ora sono stati portati in un luogo sicuro dalle forze dell'ordine. I due, una volta al sicuro, hanno chiamato i figli rassicurandoli sulla loro situazione.

Entrambi non sono feriti. L'uomo è stato anche visitato in ospedale dove era stato portato per accertamenti.

Italiani feriti. Ci sarebbe un centinaio di connazionali «sono nell'area messa in sicurezza dalla polizia tunisina». Lo riferiscono fonti della Farnesina. I connazionali feriti sono stati coinvolti nell'attacco ad un bus turistico. Fanno parte di un gruppo di turisti in crociera. Costa Crociere, infatti, conferma che la 'Costa Fascinosa', a bordo della quale sono imbarcati numerosi italiani, ha attraccato questa mattina nel porto di Tunisi, dove ancora si trova. «La compagnia è in stretto contatto con il ministero degli Esteri italiano, con le autorità locali, con il comandante della nave e con l'agente portuale locale per verificare la situazione e il suo evolversi, e raccogliere ulteriori informazioni».

Gli ostaggi. C'era un gruppo di dipendenti del Comune di Torino tra gli ostaggi italiani al museo del Bardo. Tra loro Carolina Bottari, 54 anni, impiegata presso l'ufficio Patrimonio dell'amministrazione comunale. La comitiva era in crociera a bordo della Costa Fascinosa. L'amministrazione comunale si sta mettendo in contatto con la Farnesina. Con Carolina Bottari - secondo quanto risulta al Comune di Torino - ci sono anche Anna Bagnale, Antonella Fesino e Antonietta Santoro. Stanno bene, e si trovano ora in una caserma della polizia di Tunisi, due dei sei torinesi. Lo rende noto il presidente del Circolo ricreativo dipendenti comunali (Crdc) di Torino, Roberto Bonante. «Stiamo bene ma ancora non abbiamo notizie degli altri». Queste le prime dichiarazioni di due degli ostaggi italiani liberati dopo l'attacco al Museo di Tunisi. Si tratta di marito e moglie. I due sono stati contattati da Palazzo Civico.

C'erano anche i genitori del rabbino capo della Comunità Ebraica di Torino, Ariel Di Porto, al museo Bardo di Tunisi. «Ho sentito mia madre al telefono. Mio padre l'hanno portato in un ospedale - ha detto il rabbino - non so ancora quale. Adesso ogni mio sforzo è di riportarli a più presto a casa».

Il turista italiano sulla Costa Crociere. «I turisti che sono andati stamane in gita al museo, circa 200, non sono ancora rientrati. Tutti gli altri sono sulla nave». Lo afferma Alessandro Stefanoni, tecnico di Rainews, che si trova a bordo della Costa Fascinosa e stamane era in visita alla città vecchia di Tunisi, quando è avvenuto l'attacco al Museo del Bardo. «C'è il massimo riserbo da parte dell'equipaggio e degli addetti alla reception», spiega.

Nave italiana sotto scorta. Le autorità di sicurezza locali a Tunisi hanno predisposto misure eccezionali nell'area portuale per garantire la sicurezza della nave, dei passeggeri e dell'equipaggio. Lo rende noto Costa Crociere informando che il management e il Care team di Costa Crociere stanno partendo da Genova per raggiungere questa notte Costa Fascinosa. Nel comunicato Costa Crociere conferma che alcuni ospiti della nave Costa Fascinosa avevano prenotato un'escursione in città a Tunisi oggi. La partenza della nave dalla capitale tunisina, prevista da programma alle ore 20 di oggi, sarà molto probabilmente posticipata, si legge nel comunicato spiegando che il team della compagnia è in partenza «per rimanere in contatto con le autorità locali e con gli ospiti a bordo».

La rivendicazione. I jihadisti dello Stato islamico (Is) hanno rivendicato il sequestro di turisti stranieri nel Museo del Bardo a Tunisi. Lo rendono noto media locali tunisini. In base a informazioni diffuse su Twitter, sarebbero almeno 200, tra cui bambini, i turisti presi in ostaggio da uomini armati all'interno del museo. Sempre secondo alcuni post su Twitter, una ventina di turisti sarebbe riuscita a fuggire all'assedio.

La dinamica dell'attacco. Probabilmente cinque uomini travestiti da soldati avrebbero tentato di attaccare il Parlamento tunisino che ha sede al Bardo e poi rapito un gruppo di turisti stranieri all'interno dell'adiacente museo del Bardo. I due edifici infatti non sono molto distanti tra loro. Lo riportano media locali. I colpi di arma da fuoco uditi al Parlamento sarebbero stati sparati da agenti delle forze di sicurezza davanti all'entrata del museo del Bardo nei pressi del Parlamento, e non all'interno. Ora gli agenti antiterrorismo si sono appostati all'esterno del museo del Bardo. Le notizie sono ancora confuse. Due uomini del commando di terroristi sono al momento accerchiati dalle forze di sicurezza tunisine all'interno del museo. Lo riferisce l'emittente araba Al Arabya. I media locali parlando di feriti tra poliziotti e turisti senza indicare un numero.

Le guide hanno aiutato i turisti a fuggire. Ad agevolare la fuga di decine di turisti che si trovavano nella sale del museo del Bardo al momento dell'irruzione dei terroristi sono state, insieme ad alcuni elementi delle forze dell'ordine, le loro guide che stavano illustrando loro le opere esposte. Secondo alcuni siti, le guide, conoscendo la dislocazione degli accessi e delle uscite laterali della struttura museale, hanno consentito agli stranieri di raggiungerle velocemente e quindi di sfuggire ai terroristi.

LE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA

Si sono ritrovati ad avenue Bourghiba, il luogo simbolo delle manifestazioni della rivoluzione dei gelsomini le centinaia di tunisini che questa sera sono scesi in piazza per protestare contro il terrorismo e denunciare l'attacco contro il museo del bardo. Lo riferiscono fonti sul posto. La folla - cittadini, politici e attivisti della società civile - si è concentrata davanti al teatro sull'arteria principale della città issando bandiere tunisine e scandendo slogan contro i terroristi. «La Tunisia è libera, i terroristi se ne vadano», «Cacciare i terroristi è un dovere» le frasi ripetute con più forza insieme a «con la anima e con il mio sangue ti difenderò bandiera». Anche l'inno nazionale è stato cantato più volte

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