«Papà è inciampato e si è fatto male a una gamba - ha proseguito Anna nel racconto - l'hanno messo su una barella ma è caduto. Sono stata scortata in un'area di sicurezza, non so in quale ospedale sia tuo padre, aiutaci». Anna e Alberto Di Porto, 71 anni, si trovavano a bordo della nave Costa, poi sono scesi per una escursione.
LA PAURA
Di Porto, ora in pensione, è stato agente di commercio nel settore delle piastrelle, è un appassionato della cultura ebraica e di libri antichi e appartiene a una delle famiglie ebraiche romane più antiche.
«Siamo sotto choc, sono riuscita a sentire mia madre per pochi minuti, la linea cade, credo mi stia chiamando da un numero tunisino - racconta Daniela, l'altra figlia della coppia rinchiusa nella casa di famiglia a Trastevere - non sappiamo neanche in quale ospedale si trovi mio padre e non so perché lo trattengano». Di Porto, cardiopatico, è stato trattenuto per diverse ore in ospedale per accertamenti. «Era il loro sogno andare in crociera - racconta Daniela - si sono fatti un regalo, erano entusiasti prima di partire e invece hanno rischiato di morire, mia madre è disperata perché non riesce a ritrovare papà».
«Adesso ogni mio sforzo è di riportarli al più presto a casa» dice Ariel. Solo a tarda serata Anna e Alberto si ritroveranno. Di nuovo insieme, di nuovo sulla nave, in attesa di riabbracciare i figli.