Un pugno in pieno volto, per aver difeso due ragazzine dalle molestie di un branco di bulli, l'ha ridotta in fin di vita nel giorno del suo compleanno. E venerdì i genitori hanno scelto di staccare la spina alla ragazza, che è già un'icona del coraggio civile. La Germania, commossa, la piange. Mentre migliaia di persone sul web chiedono che le sia conferita la croce al merito.
Ventitrè anni compiuti lo stesso giorno in cui muore: il padre e la madre hanno confermato la drammatica scelta di spegnere i macchinari che hanno tenuto artificialmente in vita la figlia - dichiarata cerebralmente morta due giorni fa - a una fiaccolata organizzata davanti all'ospedale in cui giaceva in coma da due settimane.
A rendere ancor più amara la vicenda, l'indifferenza in cui si sono consumati quei momenti di violenza: i dipendenti del fastfood, oggi difesi dalla ditta, non sono intervenuti. E la polizia ha esortato a un comportamento diverso: «Bisogna intervenire, si può aiutare in casi del genere», è il messaggio. Tugce è stata uccisa anche dall'indifferenza. Ma non è passato inosservato il suo gesto: sono decine di migliaia i messaggi su Facebook e su Twitter per lei. Cinquantamila chiedono che le sia conferita la più alta onorificenza del Bund tedesco, 89mila sostengono un gruppo a suo nome. Per moltissimi è già «un angelo», «un'eroina», un «modello di coraggio civile».