Mancato endorsement di Cruz. «Votate secondo coscienza, votate contro Hillary». Tra i fischi dell'arena di Cleveland, il senatore texano Ted Cruz ha negato l'endorsement a Donald Trump. Tra i pochi sconfitti delle primarie che hanno accettato di venire, Cruz si è limitato a congratularsi con il magnate americano per la nomina alla candidatura presidenziale, dopodiché, tra una serie di slogan, principi conservatori e critiche a Hillary Clinton, non lo ha più menzionato per il resto dell'intervento. «Meritiamo leader che si sono distinti per principio, che ci uniscono per valori condivisi, che mettono da parte la rabbia per l'amore.
Andate a votare a novembre, voglio vedere i nostri principi prevalere», ha detto il senatore di origini cubane, che ha poi ricordato gli agenti uccisi a Dallas. L'arena ha capito cosa stava accadendo e ha iniziato a cantare per Trump e a fischiare Cruz che ha lasciato il palco poco dopo essere stato salutato dal Tycoon newyorkese, arrivato improvvisamente per ascoltare l'intervento del figlio Eric, con un sarcastico pollice in alto. Poco dopo, Trump ha scritto su Twitter: «Wow, Ted Cruz è stato fischiato sul palco perché non ha onorato la promessa di sostenere chi avrebbe vinto! Ho letto il suo discorso due ore prima ma l'ho lasciato parlare comunque. Non importa».
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