Dieci anni dopo la rivolta in cui bruciavano ogni sera centinaia di auto in tutte le banlieue di Francia, sette francesi su 10 - stando a un sondaggio - hanno la percezione che la situazione non sia migliorata e che le periferie restino pericolose. Per il deputato socialista Malek Boutih, oggi è addirittura «più difficile di prima in banlieue».
Dopo gli attentati jihadisti contro Charlie Hebdo e il supermercato Hyper Cacher, il governo Valls ha introdotto un piano speciale per la sicurezza (chiamato "Vigipirate") che attribuisce maggiori poteri alla polizia e dotazioni speciali alle forze dell'ordine.
I sindacati di polizia peraltro lamentano l'eccessivo sforzo fisico e psicologico che viene richiesto agli agenti.
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