Sisma in Nepal, il premier: temiamo oltre 10mila vittime

Sisma in Nepal, il premier: temiamo oltre 10mila vittime
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Martedì 28 Aprile 2015, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 13:11

La polizia ha reso noto oggi un nuovo bilancio delle vittime del terremoto che sabato ha sconvolto il Paese: i morti hanno raggiunto quota 4.485.

I feriti invece, si è appreso, sono stati calcolati in 8.235 in tutto il territorio nepalese. Il distretto di Sindhupalchok è quello che ha registrato il maggior numero di vittime (1.180), seguito da Kathmandu (1,039). La stessa polizia ha fornito una lista parziale di dieci cittadini morti di Cina, Francia, India, Usa e Australia.

Circa 6,6 milioni le persone colpite dal sisma, un milione delle quali non hanno più un tetto.

Quattro le vittime italiane della distruzione, ma ancora mancano all'appello una quarantina di connazionali, mentre 18 sono stati rintracciati nella notte dalla Farnesina, che sta predisponendo i primi rientri in Italia. Il governo del Nepal ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Dieci italiani ancora dispersi. Tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 italiani che si trovano in Nepal. Lo ha annunciato il responsabile dell'unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri in diretta su Radio anch'io. «Il fatto che non siano stati ancora rintracciati - precisano dalla farnesina - non vuol dire che siano dispersi».

Sarebbe sano e salvo Luca Ricci, il pizzaiolo venticinquenne di Castel dell'Aquila, una frazione di Montecastrilli, che era stato indicato come disperso in una lista della Croce rossa internazionale. Lo ha riferito all'ANSA il fratello Andrea. «Si è fatto sentire ed è tutto ok» ha spiegato.

Il ministro Gentiloni. La situazione in Nepal è «complicata e confusa». «Abbiamo lavorato prima di tutto a rintracciare i connazionali e finora ne abbiamo trovati 347, tra cui purtroppo le quattro persone che hanno perso la vita». Lo ha detto il ministro degli esteri Paolo Gentiloni durante la sua visita in Cina. Parlando con un gruppo di giornalisti a Chongqing, la metropoli della Cina del sudovest dove oggi ha inaugurato la nuova sede del consolato italiano, Gentiloni ha aggiunto che «in giornata arriverà il C-130 che porta i primi soccorsi di emergenza. Sull' aereo ci sarà anche il nostro Ambasciatore a New Delhi che si reca a Kathmandu per coordinare i soccorsi». Gentiloni ha aggiunto che un primo gruppo di italiani sarà rimpatriato oggi con un volo commerciale, mentre altri partiranno domani.

La Farnesina. «Stiamo predisponendo il primo aereo che tra stanotte e domani riporterà a casa i nostri connazionali», ha assicurato il responsabile dell'unità di crisi della Farnesina che ha poi spiegato che le operazioni di rientro degli italiani dipendono anche dal grado di congestione dello scalo di Kathmandu.

Stime apocalittiche. «Il numero delle vittime del terremoto potrebbe arrivare a 10.000». Lo ha detto il premier del Nepal Sushil Koirala, secondo quanto riporta il sito della Reuters. Finora i morti accertati sono oltre 4.300.

Sono circa un milione i senza tetto dopo il terremoto che ha colpito il Nepal sabato scorso. Sono le stime del ministero dell'Interno riferite oggi dal quotidiano The Himalayan Times. Secondo il Centro nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc), circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400 mila edifici distrutti. Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall'India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.

Scosse di assestamento. Quattro di magnitudo fra 3,9 e 4,8 gradi Richter sono state registrate in Nepal nelle ultime otto ore. Lo ha reso noto oggi il Centro sismologico europeo mediterraneo. La più forte (4,8) è stata alle 00,54 locali, mentre l'ultima (4,3) alle 05,05 locali.

I soccorsi sul monte Everest. Continuano le operazioni di ricerca e soccorso sul monte Everest dove il terremoto ha provocato una serie di valanghe. «Abbiamo recuperato 14 corpi e tre saranno trasportati in aereo oggi», ha detto il poliziotto Bhanubhakta Nepal. «Ancora non sappiamo quante persone siano morte in montagna - ha aggiunto - ieri abbiamo messo in salvo 205 persone». Un portavoce dell'ufficio del turismo ha detto che si ritiene che almeno 20 persone siano rimaste uccise sulla vetta dell'Everest, mentre l'esercito indiano parla di 22 persone. Almeno mille persone che si trovavano al campo base sabato ora sono state messe in salvo, secondo quanto hanno postato sui social media.

Il ministro nepalese dell'Interno. «Non siamo preparati ad un disastro di questa entità - ha dichiarato il ministro dell'Interno, Bam Dev Gautam - non abbiamo sufficienti risorse ad abbiamo bisogno di più tempo per portare aiuto a tutti». Molte persone hanno trascorso ancora la notte all'aperto a Kathmandu dove l'elettricità è stata ripristinata solo in alcune zone ed è intermittente.

Le scorte di cibo. Anche le scorte di cibo e di gas si stanno esaurendo nella capitale. «Noi siamo qui per strada, senza cibo e acqua e non abbiamo visto un rappresentante del governo da tre giorni», ha dichiarato un uomo accampato per strada con la famiglia. Se questa è la situazione nella capitale, ancora più è drammatica nei villaggi più remoti e più duramente colpiti del sisma nei distretti di Sindhupalchowk, Rasuwa, e Gorkha che sono ancora inaccessibili agli aiuti.

Soccorsi insufficienti. Il primo ministro nepalese Sushil Koirala ha ammesso che le operazioni di soccorso delle vittime del sisma di sabato «non sono state efficaci». Lo ha detto in una riunione delle forze politiche in Parlamento. Il premier in Parlamento ha detto che il governo «finora non è stato in grado di inviare aiuti nelle aree colpite a causa di problemi logistici e di capacità di coordinamento». Nello stesso tempo, ha però rassicurato che il governo sta facendo tutto il possibile per accelerare i soccorsi e assistere i senza tetto. Nonostante l'arrivo di aiuti da paesi stranieri e da diverse organizzazioni umanitarie, la distribuzione di generi di prima necessità, medicine e tende a Kathmandu è stata finora carente e non ha raggiunto tutti i campi di accoglienza.

Il terremoto che ha colpito il Nepal ha spostato il terreno sotto l'area di Kathmandu fino a tre tre metri verso sud, mentre l'Everest dovrebbe essere rimasto della stessa altezza. Lo affermano alcuni esperti internazionali citati dal sito del Guardian. L'analisi, spiega il quotidiano, è di James Jackson dell'università di Cambridge, e i risultati sono simili a quelli ottenuti indipendentemente da Sandy Steacy dell'università di Adelaide. «Sembra che il terremoto - afferma Steacy - abbia interessato la faglia che separa il subcontinente indiano dall'Eurasia. La placca è sprofondata di circa 10 gradi verso nord est. Il movimento relativo nella zona interessata è stato al massimo di tre metri, appena a nord di Kathmandu».

Mentre Kathmandu si è mossa, aggiunge l'esperta, anche se non ovunque si è raggiunto il massimo spostamento, è improbabile invece che l'altezza dell'Everest sia cambiata. «Lo scorrimento principale è stato ad ovest dell'Everest - sottolinea - ma la montagna non è sopra il piano interessato direttamente. Inoltre il movimento della faglia è molto superficiale, quindi tre metri in orizzontale non implicano grandi spostamenti in verticale».

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