L'uomo sarebbe Man Maron Monis, «già noto alle forze di sicurezza per aver scritto lettere minacciose alle famiglie dei soldati australiani uccisi» in Afghanistan. Haron è attualmente libero su cauzione in seguito ad una serie di accuse per reati violenti.
A quanto riferisce il Sydney Morning Herald, l'uomo si autodefinisce un predicatore religioso ed è ben conosciuto dalle autorità giudiziarie, sin dal caso delle lettere ai familiari dei militari per le quali fu condannato nell'agosto 2013 a 300 ore di lavoro nei servizi sociali. Man Haron Monis, questo il suo nome completo, è stato poi formalmente accusato l'anno scorso di complicità nell'omicidio dell'ex moglie e madre due suoi due figli.
La donna, Noleen Hayson Pal, è stata accoltellata e data alle fiamme in un appartamento di Sydney. Dell'omicidio è accusata la fidanzata di Monis, Amirah Droudis, assieme alla quale aveva scritto le lettere offensive. Lo scorso aprile Monis, che si fa chiamare anche Sheikh Haron o Mohammad Hassan Manteghi, è stato infine formalmente accusato per comportamento indecente e violenze sessuali risalenti al 2002 quando faceva il "guaritore spirituale" in un sobborgo di Sydney, spacciandosi per esperto di astrologia, meditazione, numerologia e magia nera.
La notizia dell'inchiesta ha portato ad altre 40 denunce per un totale di 50.
Nato in Iran, Monis dichiarava sulla suo sito di essere perseguitato per motivi politici e si paragonava a Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. «Dato che il governo australiano non può tollerare le attività dello sceicco Haron, sta cercando di danneggiare la sua immagine con false accuse - si legge - ed esercita pressioni per fargli cessare ogni attività e metterlo a tacere. Ma a Dio piacendo, Man Haron Monis non interromperà la sua attività politica contro l'oppressione».
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