Svezia, medico droga, rapisce e violenta una donna per sei giorni

Svezia, medico droga, rapisce e violenta una donna per sei giorni
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Lunedì 25 Gennaio 2016, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 02:50

Ha rapito, ripetutamente violentato e segregato in un bunker una donna di 30 anni per giorni. E se non fosse intervenuta la polizia l'incubo per la vittima sarebbe durato anni. È iniziato oggi il processo nei confronti al medico svedese di 38 anni, la cui identità non è stata resa nota, ma che è stato ribattezzato dai media il «Fritzl svedese», con riferimento al mostro austriaco di Amstetten che tenne per più di 20 anni prigioniera la figlia, abusando di lei. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il medico aveva incontrato la donna la prima volta nel settembre scorso nel suo appartamento di Stoccolma dove l'aveva visitata.

Al secondo appuntamento, sempre in casa della donna, il medico era riuscito a drogarla, facendole mangiare delle fragole ricoperte di cioccolato, in cui aveva messo un potente sonnifero. Sotto l'effetto del farmaco l'uomo aveva prima violentato la donna e poi l'aveva caricata in macchina per portarla a oltre 500 chilometri da Stoccolma, nella sua casa di Kristianstad, nel Sud del Paese, dove l'aveva rinchiusa in un bunker da lui appositamente costruito. Secondo gli inquirenti, il medico aveva premeditato di tenere la 30enne rinchiusa in quel nascondiglio per anni, ma invece dopo sei giorni l'aveva portata al commissariato costringendola a dire che stava bene, perchè nel frattempo aveva scoperto che la polizia la stava cercando. Gli agenti si sono insospettiti e lo hanno arrestato.

Secondo il procuratore Peter Claesson l'imputato aveva progettato di rapire qualcuno e tenerlo segregato per anni. «Non può essere esclusa», inoltre l'ipotesi che il medico abbia tentato di rapire anche altre donne, ha detto Claesson. È quindi in corso un indagine parallela. Intanto il legale del medico, Mari Schaub, ha assicurato che il suo cliente è profondamente dispiaciuto e che lui rapito la donna perchè era triste e solo e «voleva una partner». Il medico, che sottoposto ad un esame psichiatrico non è tuttavia risultato affetto da gravi disturbi mentali, ha ammesso di aver sedato e sequestrato la donna, ma ha negato lo stupro.
Nella casa dell'uomo la polizia ha anche trovato alcune maschere di lattice che il medico indossava nei suoi viaggi per non farsi riconoscere.

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