Strage in Erasmus, le vittime

Strage in Erasmus, le vittime
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Lunedì 21 Marzo 2016, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Elisa, Valentina, Lucrezia, Francesca, Elena, Serena e le altre vittime innocenti della strage del bus in Spagna. Tutte ragazze, tutte studentesse con la curiosità per il mondo e la voglia di conoscerlo. Sono le vittime italiane del terribile incidente. Ricordiamo, però, che a perdere la vita sono state complessivamente 13 ragazze. Alcune di loro sono ancora da identificare. Appena possibile aggiorneremo i profili con l'elenco completo.

ELISA VALENT

La friulana Elisa Valent, 25 anni, era iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Filologia moderna (la laurea triennale era stata conseguita ad Udine) all'Università di Padova. Elisa, una delle vittime della gita tra Valencia e Barcellona, secondo fonti dell'Ateneo, si trovava a Barcellona con il programma Erasmus per un periodo di circa sei mesi, da febbraio a settembre 2016.

VALENTINA GALLO

La prima vittima italiana identificata dopo l'incidente occorso all'alba di domenica nei pressi di Tarragona era stata Valentina Gallo, fiorentina di 22 anni. Studiava alla facoltà di economia a Firenze, era arrivata in Spagna da un paio di mesi per rimanerci fino all'estate.

LUCREZIA BORGHI

Lucrezia Borghi, studentessa di Greve in Chianti (Firenze), tra i nomi delle vittime italiane di Tarragona. Se il riconoscimento lo confermerà sarebbe la terza vittima toscana dell'incidente. I genitori sono arrivati da poco nella città spagnola dopo un lungo viaggio in auto, dovuto alla mancanza di aerei.

FRANCESCA BONELLO

Generosa, curiosa, intelligente, allegra «religiosa di quella religione vitale che non dà nulla per scontato», impegnata. È questo il ritratto di Francesca Bonello, la studentessa di medicina morta nell'incidente del bus in Spagna, fatto da padre Francesco, il gesuita che guida la Comunità vita cristiana di cui Francesca faceva parte. «Aveva scelto medicina, una scienza che Francesca interpretava come un modo per aiutare gli altri - ha detto padre Francesco -. Era andata in Ciad l'estate scorsa con il fidanzato Federico, che è medico, con una associazione di gesuiti. E è andata là per mettere in pratica quello che stava imparando, per aiutare gli altri». Francesca «era una ragazza gioiosa: subito dopo il suo arrivo a Barcellona aveva cucinato le lasagne per 100 persone. Una delle sue passioni era proprio la cucina e grazie a questo faceva festa, faceva gruppo. Adesso sarà in paradiso a cucinare per tutti».

ELENA MAESTRINI

All'ospedale di Tarragona è deceduta nella notte Elena Maestrini, 22 anni, residente a Gavorrano, in provincia di Grosseto. Elena frequentava la Facoltà di Economia e commercio dell'Università di Firenze.


SERENA SARACINO

«Serena era una persona fantastica, le piaceva la Spagna ed era contentissima di stare lì». Marco Mirti ricorda così l'amica torinese Serena Saracino, morta nell'incidente di Tarragona, in Spagna. «Non era una ragazza da serate o feste - dice il giovane -.

Era una persona tranquilla, amava l'università e aveva una media molto alta».

ELISA SCARASCIA MUGNOZZA

C'è anche una studentessa romana molto legata al Viterbese tra le vittime dell'incidente avvenuto ieri in Spagna. Si chiama Elisa Scarascia Mugnozza, è la figlia di Giuseppe, docente di Ecologia forestale all'Università degli Studi della Tuscia nonché nipote del primo rettore e fondatore dell'ateneo, Gian Tommaso. Elisa è anche nipote di Gabriele Scarascia Mugnozza, docente di Scienze della terra, direttore del Dipartimento di Geologia e prorettore della Sapienza di Roma con delega per i rapporti culturali per il territorio. La ragazza, 22 anni, è una studentessa della facoltà di Medicina e psicologia al Sant'Andrea di Roma e da tempo viveva a Barcellona per motivi di studio.









 

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