Stalin cresce nei sondaggi: quasi la metà dei russi lo promuove

Stalin cresce nei sondaggi: quasi la metà dei russi lo promuove
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Giovedì 16 Febbraio 2017, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 12:15
Joseph Stalin vola nei sondaggi e riscuote sempre più consensi fra i russi. A dirlo è il nuovo sondaggio del centro demoscopico Levada, che indica inoltre come tra gli uomini politici preferiti dai russi figurano (per il passato) Leonid Breznev e, per l'epoca moderna, Vladimir Putin, saldamente in testa con oltre l'80% del favore. A gennaio 2017, dunque, a esprimere un giudizio di «rispetto, simpatia e ammirazione» verso Stalin è il 46% degli intervistati, ovvero il 9% in più rispetto a marzo 2016. Secondo i dati del centro Levada raggiunge il massimo storico negli ultimi 16 anni.

Allo stesso tempo, si registra una lieve crescita di persone che esprimono nei confronti del leader sovietico «paura, odio e disgusto», dal 17% del 2016 al 21% dell'ultimo sondaggio. «La crescita di consenso verso Stalin - commenta Alexei Grazhdankin, vice direttore di Levada - è dovuta all'immagine di ordine che i russi associano alla sua figura: più sono grandi le sfide che affronta lo stato più sono richieste dal Paese persone con una posizione dura». Leonid Breznev, invece, riscuote il 47% dei consensi, anche lui in ripresa rispetto all'aprile del 2006, quando solo il 39% dei russi riconosceva dei meriti all'ex segretario del Pcus. Per Grazhdankin il buon risultato di Breznev, da lui definito come l'unico politico «relativamente moderato» nel terzetto di testa, è legato al fatto che la sua epoca «è stata più o meno felice e tranquilla, dove se non la felicità c'era almeno la stabilità».

Sempre più positivo è poi l'atteggiamento dei russi verso Vladimir Putin, che nel 2017 ha raccolto l'83% dei consensi, mentre nel 2006 era a quota 76%; in calo anche l'atteggiamento negativo, dall'8% al 5%.
I leader meno amati sono invece Mikhail Gorbaciov, Boris Eltsin e Nikita Krusciov. L'atteggiamento negativo nei confronti del padre della perestroika è infatti passato dal 36% del 2015 al 46% del 2017. Meglio va invece al primo presidente della Federazione Russa, visto negativamente nel 2016 dal 57% dei russi, dato che scende quest'anno al 48%. Stabile al contrario il giudizio su Nikita Krusciov: solo il 28% degli intervistati lo vede positivamente, rimuovendo di fatto sul primo segretario del Pcus dal 'pantheon' dei leader politici più carismatici e rilevanti per la storia del Paese. Lo sfavore dei russi per questa
troika è dovuto alla memoria negativa che la popolazione ha delle loro epoche, viste come delle crisi nella storia del Paese, sottolinea ancora Grazhdankin. «Krusciov - sostiene il politologo Alexei Makarkin - ha regalato la Crimea all'Ucraina, non è stato un politico serio, Gorbaciov ha fatto crollare l'Urss mentre nell'epoca di Eltsin si è registrato un indebolimento della posizione internazionale della Russia».

 
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