Lo spot francese contro il jihadismo: «Mio figlio è morto in Siria»

Uno degli spot in onda sulla tv francese
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 13:33
Le televisioni francesi si mobilitano per dissuadere i giovani dal partire verso Iraq e Siria per unirsi ai gruppi jihadisti. Da oggi e «per diverse settimane», tutte le principali emittenti transalpine, pubbliche e private, trasmetteranno in più cadenze giornaliere quattro spot di sensibilizzazione realizzati in collaborazione con un gruppo di sostegno per familiari di persone partite per la jihad. Gli spot, che durano circa 1 minuto e 30 ciascuno, contengono testimonianze di genitori, fratelli e altre persone delle famiglie, che raccontano la loro sofferenza nel tentativo di far desistere altri giovani.



Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, spiega che il governo di Parigi vuole
«produrre un contro-discorso» per contrastare la propaganda del califfato. «Siamo impegnati in una battaglia molto difficile». Nei video trasmessi dalle reti francesi una madre racconta la sua storia: «Mio figlio Sabri è partito per la Siria nell'agosto 2013. Quando mi ha scritto "mamma, sono in Siria" il mio cervello ha letto "mamma, sono morto" e io dicevo a mio marito "Sabri è morto". Mio marito mi rispondeva, ma no, è in Siria, e io insistevo: "No, è morto", perché nel mio cervello lui era morto». In seguito la donna ha ricevuto una telefonata dalla Siria: «Vostro figlio è morto come martire». Sabri Ben Ali aveva 19 anni.
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