Il documento si compone di due fogli manoscritti su entrambi i lati e firmati dal sacerdote della cattedrale di Burgo de Osma, Joaquín Mínguez, in cui il prelato informa sulle questioni economiche, religiose, politiche e culturali della sua epoca.
Nel documento, infatti, si afferma non solo che la scultura è opera dell'artista Manuel Bal, ma si danno anche dettagli della vita del XVIII secolo per soddisfare la curiosità delle generazioni future.
Secondo l'agenzia EFE, lo storico e promotore della restaurazione della scultura del secolo XVII, Efrén Arroyo, ha asserito che una scoperta del genere è sorprendente e che "non é comune incontrare all'interno delle opere documenti scritti a mano". Lo storico ha esaminato il documento e ha dedotto che il messaggio potrebbe essere un gioco o una scommessa tra il padre della Cattedrale e lo scultore con l'intenzione che fosse ritrovata secoli dopo, risultando come una capsula del tempo".
Al momento il documento originale è stato portato all'archivio dell'arcivescovo di Burgos, mentre una copia è stata lasciata nella scultura per non rompere il proposito del padre che la ideò.
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