Tra i velivoli figurano i Tupolev Tu-154 e i bombardieri Su-34, riporta Ria Novosti. Gli aerei, sottolinea il ministero, effettueranno degli stop lungo la rotta da 5000 chilometri che li riporterà a casa sia per rifornirsi di carburante sia per controlli tecnici.
Comincia così il ritiro delle truppe russe annunciato ieri a sorpresa da Vladimir Putin, motivando la decisione con l'intento di facilitare i negoziati ripresi a Ginevra tra governo e opposizioni. Oggi ricorre il quinto anniversario dell'inizio della spaventosa spirale di violenza che ha messo in ginocchio la Siria. Il capo del Cremlino, citato dalle agenzie russe, ha detto che «gli obiettivi sono stati raggiunti», e che le forze russe hanno «creato le condizioni per far iniziare il processo di pace» e ora il loro ritiro può essere «una buona motivazione per dare inizio ai negoziati politici tra le forze del paese».
Il vice ministro della Difesa Nikolai Pankov, citato dalla Tass, ha detto che la Russia continuerà i raid aerei contro obiettivi terroristici in Siria: «È ancora presto per parlare di vittoria sul terrorismo».
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