«Al cimitero non c'è posto»: il sindaco francese rifiuta la sepoltura di una bambina rom

«Al cimitero non c'è posto»: il sindaco francese rifiuta la sepoltura di una bambina rom
di Stefania Piras
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Sabato 3 Gennaio 2015, 19:21 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:04
Christian Leclerc, sindaco francese di Champlan, piccolo comune nel dipartimento dell'Essonne nella regione dell'Île-de-France, ha rifiutato il seppellimento di una neonata rom nel cimitero del suo comune.



La bimba, Maria Francesca, è nata lo scorso 14 ottobre ed è morta la notte tra il 25 e il 26 dicembre a causa della sindrome del lattante. Una morte improvvisa constatata in ospedale. In seguito sono scattate le pratiche per il seppellimento e un’agenzia funebre ha richiesto all’amministrazione le autorizzazioni per l’inumazione della piccola salma al cimitero municipale.



Il sindaco, eletto nel partito di destra DVD, ha negato il permesso senza apparenti giustificazioni, poi ha dichiarato semplicemente che non c’era posto e che lui preferisce dare la precedenza a chi paga le tasse.



A dare sepoltura a Maria Francesca si è fatta avanti l’ amministrazione di Wissous, paesino a circa sette chilometri di distanza. “La madre ha già perso un bambino, non aggiungiamo altri dispiaceri” ha commentato il sindaco di Wissous, Trinquier, un medico che appartiene all’UMP, il partito di Sarkozy, che ha deciso di offrire una tomba nel suo cimitero.



Dal punto di vista giuridico è tutto regolare. Secondo la legge i parenti o le persone vicine al defunto devono chiedere l'autorizzazione per la sepoltura al sindaco che amministra la città del cimitero scelto. L'inumazione può avvenire nel municipio dove la persona viveva, dove è defunta, o dove c'è già una tomba di famiglia.



I genitori di Maria Francesca, di fede cristiana, vivono in un campo rom. Volevano seppellirla a Champlan perché lì abitano e lì sono cresciuti e scolarizzati gli altri due figli.