Secondo quando ha riportato The Times, l'uomo attirava le sue vittime tra i boschi in piena notte: lì, ad attenderli, non c'erano bevande alcoliche gratuite, ma un altare improvvisato e un falò. Bairambekov ha ucciso le sue quattro vittime sacrificandole a satana per poi seppellire i cadaveri nella foresta. Fatto passare un po' di tempo, tornava sul luogo della sepoltura e tentava di riportarli in vita tramite rituali di magia nera che avrebbero dovuto resuscitarli, trasformandoli in schiavi zombie. «Cercava di farli diventare dei "morti viventi" - hanno detto gli investigatori a The Times - Ovviamente ogni tentativo è stato inutile».
Bairambekov, che lavorava come poliziotto nel sud della Russia, è stato successivamente trasferito a Verkhnyaya Pyshma, dove nel 2014 ha compiuto gli omicidi. L'uomo, oltre a dover rispondere di traffico di armi da fuoco, è anche accusato di aver ucciso altre due persone nel 2002 e nel 2010: è stato sottoposto a tre valutazioni psichiche e adesso è sotto processo. Secondo The Times, grazie al patteggiamento, se l'uomo verrà condannato sconterà solo 12 anni di carcere.
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