L'ondata di “terrorismo telefonico” è arrivata anche a San Pietroburgo, rivela la testata locale Fontanka. Nell'ex capitale zarista sarebbero arrivate infatti «almeno nove telefonate» e come a Mosca i bersagli preferiti sono i centri commerciali. Al momento, riporta la testata, almeno 15 grandi shopping mall della città sono in corso di evacuazione; tra questi il Galereia, lo Stockmann, il Raduga, il Miller e l'Atmosfera.
L'ondata di falsi allarmi bomba potrebbe essere stata scatenata da chi si oppone alla distribuzione del film “Mathilde” nei cinema russi, secondo Meduza Alexander Kalinin, leader del gruppo ultraortodosso Stato Cristiano-Russia Santa, che ha raccontato di aver ricevuto una lettera il 10 settembre in cui «alcuni ragazzi» lo informavano che «ci sono metodi molto più efficaci che gli incendi dolosi» per convincere i distributori cinematografici a boicottare il film dedicato all'ultimo zar Nicola II eo al suo amorazzo con la ballerina polacca Mathilde.
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