Russia, spari nella sede degli 007: 3 morti. È giallo sulla firma dell'Isis

Russia, spari nella sede degli 007: 3 morti. È giallo sulla firma dell'Isis
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Sabato 22 Aprile 2017, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 17:06
Spari nella sede degli 007. Il fantasma del terrorismo islamista targato Isis torna ad aleggiare sulla Russia a meno di tre settimane dall'attentato alla metropolitana di San Pietroburgo. Ieri un giovane armato è entrato nella sede dei servizi segreti a Khabarovsk, nell'estremo oriente russo, e ha aperto il fuoco uccidendo due persone che si trovavano nella reception: un giovane ufficiale e un interprete azero. Poi è stato a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza. L'attacco è stato rivendicato in serata dallo Stato islamico tramite l'agenzia Amaq, ma circa un'ora dopo il Comitato Investigativo russo ha seccamente respinto l'ipotesi che dietro l'aggressione di oggi ci possa essere il terrorismo di matrice islamista e ha invece confermato la versione dell'Fsb: l'assalitore - sostengono gli investigatori russi - era «un seguace delle idee neonaziste».

Poco dopo l'assalto, l'Fsb ha indicato l'assassino in un ragazzo di 18 anni del luogo: A.V.
Konev, sospettato - secondo i servizi segreti russi - di appartenere a un gruppo neonazista. A preoccupare è la possibilità che il 18enne non abbia agito da solo. Prima di entrare nella sede locale dei servizi di sicurezza russi e ammazzare - riferisce sempre l'Fsb - il presunto estremista di destra aveva infatti preso d'assalto un poligono di tiro uccidendo un istruttore e impossessandosi di una carabina Saiga e di due pistole. E non è da escludere che l'assassino abbia poi usato proprio una di queste armi per continuare a uccidere prima di essere fatto fuori dagli 007. 
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