Brasile, italiano ucciso nella favela: tradito dal navigatore

Roberto Bardella
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:00

Importante svolta nelle indagini sull'omicidio in Brasile di Roberto Bardella, il 52enne di Jesolo ucciso ieri da alcuni trafficanti dopo essere finito per sbaglio con la sua moto in una favela di Rio de Janeiro: la polizia locale ha arrestato sei persone e disposto il fermo di un adolescente, accusati di partecipazione al crimine. Secondo gli inquirenti, i sette sospetti sono stati identificati su un album di foto segnaletiche dal cugino del veneto, Rino Polato, 59 anni, che ha raccontato di aver assistito al delitto, ma di essere stato risparmiato dai narcos. Frattanto emergono nuovi particolari sull'accaduto, che con il passare del tempo ha assunto i contorni di una tragica fatalità. I due connazionali attraversavano l'America latina su due Honda enduro, dopo essere partiti da Venezia lo scorso 29 novembre ed essere già passati dal Paraguay.

Secondo quanto riferito ai media dal commissario Fabio Cardoso, titolare della sezione omicidi della polizia civile, che sta indagando sul caso, Polato, che accompagnava la vittima a bordo di un'altra moto, sarebbe rimasto per due ore nelle mani dei banditi, rinchiuso dentro un'auto nel cui bagagliaio era stato gettato il cadavere di Bardella. I due italiani stavano tornando da una visita al Cristo Redentore e volevano proseguire verso la spiaggia, nella zona sud cittadina, quando un applicativo per cellulari li avrebbe condotti erroneamente fino alla baraccopoli di Morro dos Prazeres, nel quartiere di Santa Teresa, una regione vicina al centro della metropoli molto apprezzata dagli stranieri per la presenza di atelier d'arte, belle case e ristoranti tipici.

Entrati per sbaglio nello slum, si sarebbero trovati davanti all'improvviso un gruppo composto da una dozzina di uomini armati che ha cominciato a sparargli contro. Bardella, che aveva una piccola telecamera sul casco integrale, secondo gli inquirenti potrebbe essere stato scambiato per un poliziotto, anche a causa del vistoso abbigliamento da centauro: il turista è stato raggiunto da due proiettili, uno alla testa e l'altro al braccio, ed è morto immediatamente.

Polato sarebbe invece stato rilasciato in seguito, senza ferimenti, in una strada di accesso alla baraccopoli. Gli agenti lo hanno prelevato, in evidente stato di shock, dopo aver ricevuto una segnalazione. In seguito alla morte dell'italiano, la vigilanza nell'area attorno al Morro dos Prazeres è intanto stata rafforzata e i militari oggi hanno compiuto vari blitz. Mentre sembra avviarsi alla soluzione anche l'inchiesta sull'omicidio di un altro connazionale, Alberto Baroli, l'imprenditore accoltellato lunedì scorso da un gruppo di malviventi durante una rapina a Beberibe, nel nord-est del Brasile: dopo l'arresto di una donna, avvenuto poche ore dopo il crimine, altre due persone sono state catturate dalle forze dell'ordine, mentre ulteriori tre complici sono ricercati.


 

 


Sposato e padre di Mattia, diciannovenne giocatore di rugby titolare in serie A a San Donà di Piave e già nella nazionale under 18,  Bardella da anni amava attraversare pezzi di mondo in sella alla sua moto: sempre, comunque, viaggi pianificati nei minimi dettagli, mai un percorso improvvisato, dall'Africa alle Americhe. Qualche giorno fa, dunque, la nuova avventura in Brasile. Gli amici salutati, con l'impegno di ritrovarsi per gli auguri di Natale, la moglie Claudia Vianello tranquillizzata, l'in bocca al lupo al figlio per gli impegni sportivi, e poi via.

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