Secondo il ministro dell'interno Milan Chovanec, il Cssd sarebbe disposto a trattare sul nuovo governo con Ano ma senza «politici sotto accusa», altrimenti è pronto «a consolidarsi nell'opposizione». Un chiaro veto sul nome di Babis. Secondo l'agenzia Ctk, Ano potrebbe formare una coalizione a due con gli estremisti euroscettici e anti-islamici del Partito della Libertà e della democrazia diretta (Spd) dell'imprenditore ceco giapponese Tomio Okamura (10,68%). Esclusi dalle trattative non sono neanche i Pirati (10,74), o i comunisti non riformati (Kscm) con il 7,8%. Alcune formazioni - come i Civici democratici (Ods), il più forte partito della destra arrivato al secondo posto con l'11% - hanno dichiarato di non essere disposti ad accrdi con Ano. Origine slovacca, Andrej Babis, è proprietario della holding agrochimico e alimentare Afrofert, (oltre 250 imprese) e dal 2013 appartiene a lui anche il gruppo mediatico Mafra, che pubblica i più giornali più letti. In politica nel 2011, con la fondazione dell'Azione dei cittadini scontenti, alle elezioni parlamentari nel 2013 è arrivato secondo, ed è entrato nella coalizione governativa con il Cssd e il Kdu-Csl. Dal 2014 al 2017 Babis è stato vicepremier e ministro delle finanze. A febbraio 2017 i deputati sono riusciti a far passare - nonostante il veto del presidente - la normativa sul conflitto di interessi, la cosiddetta Lex Babis, per garantire l'imparzialità dei politici, ma il magnate aveva già rimediato, intestando le sue proprietà a fondi fiduciari. A maggio scorso Babis è stato sollevato dalle cariche governative dal premier, in seguito a operazioni finanziarie fraudolenti ed è stato travolto dallo scandalo su tentativi di influenzare i suoi media mentre ad agosto è arrivata l'accusa di frode sui finanziamenti Ue.
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