Caso Regeni, Gentiloni attacca il Cairo: «Dal Cairo collaborazione insoddisfacente»

Caso Regeni, Gentiloni attacca il Cairo: «Dal Cairo collaborazione insoddisfacente»
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Venerdì 29 Aprile 2016, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 20:00

«Per noi il ritorno alla normalità delle relazioni (con l'Egitto) dipende da una collaborazione seria» sul caso Regeni: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso di un'intervista a Voci del Mattino su Radio Rai.
 



«Purtroppo la nostra pressione, la nostra ricerca di verità non ha avuto risposte soddisfacenti», ha detto Gentiloni. «Il che vuol dire una cosa semplicissima e cioè che se qualcuno immaginava che il trascorrere del tempo avrebbe un po' diminuito l'attenzione dell'Italia e un po' costretto tutti a rassegnarci a un ritorno alla normalità della relazioni, per noi il ritorno alla normalità delle relazioni dipende da una collaborazione seria», ha aggiunto. Il ministro ha quindi ricordato che è accaduta «una cosa molto importante nelle relazioni tra paesi, nelle relazioni diplomatiche, cioè che noi abbiamo richiamato a Roma il nostro ambasciatore al Cairo... e questo è un gesto molto forte nei rapporti tra Stati». «E continuiamo ad esercitare, non solo attraverso quel gesto del richiamo dell'ambasciatore ma in tante forme - ha concluso -, anche una pressione diplomatica perchè si arrivi alla verità. Sappiamo che non sarà facile».

«La Procura di Roma ha inviato una nuova rogatoria e so che ci sono in corso dei contatti di nuovo tra le procure. Mi auguro che l'attività del procuratore Pignatone della Procura di Roma possa riannodare, riavviare qualche contatto utile, ma nel frattempo noi manteniamo una posizione di insoddisfazione», ha ribadito il ministro Gentloni.

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