La Russia regalò gadget per spiare i leader europei

La Russia regalò gadget per spiare i leader europei
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Martedì 29 Ottobre 2013, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 12:53
Anche la Russia ha provato a spiare i leader europei. La modalit pare essere stata curiosa: nascondere delle microspie all'interno dei gadget reagalti ai capi di Stati durante il G20 di San Pietroburgo. Ad insospettirsi per primo fu il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, che al suo rientro a Bruxelles consegnò la chiavetta e il cavo Usb ricevuti in dono ai funzionari della sicurezza, i quali chiesero una consulenza ai servizi tedeschi.

Ad una prima analisi i due gadget si sono rivelati due «trojan horse», ovvero strumenti per captare dati dal computer e il cellulare.



Letta vuole chiarezza. ll presidente del Consiglio ha convocato per giovedì prossimo il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), all'ordine del giorno, scrive una nota di Palazzo Chigi: «Questioni inerenti alla sicurezza delle telecomunicazioni, alla luce del caso Datagate e delle rivelazioni sullo scorso G20».



La replica. «Un chiaro tentativo di sviare l'attenzione da un problema realmente esistente, l'attività di spionaggio Usa oggetto di discussione ora tra le capitali europee e Washington», spiega Dmitri Peskov, portavoce di Putin.



L'inchiesta. L'indagine, scrivono La Stampa e il Corriere della Sera, è ancora in corso e non è chiaro se tutti i partecipanti al summit del 5-6 settembre abbiano ricevuto gadget modificati. La vicenda ha messo in allarme diversi servizi d'intelligence nel pieno dello scandalo dello spionaggio dell'Nsa, la National Security agency americana che avrebbe messo sotto sorveglianza 35 leader mondiali, compreso il cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel. Proprio in Russia ha trovato asilo Edward Snowden, la talpa dell'Nsa che sta rivelando i dettagli del piano di sorveglianza alla stampa internazionale.

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