Si intrufolano di notte nella pista di bob: due gemelli di 17 anni si schiantano e muoiono, feriti 6 adolescenti

Si intrufolano di notte nella pista di bob: due gemelli di 17 anni si schiantano e muoiono, feriti 6 adolescenti
di Federica Macagnone
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 15:32

Doveva essere una nottata da raccontare agli amici che non avevano potuto condividere quella bravata con loro: entrare sulla pista di bob del Canada Olympic Park di Calgary con i propri slittini e lanciarsi per vivere il brivido della velocità. Ma quella notte di svago e divertimento, per un gruppo di otto ragazzi, si è trasformata in una tragedia: Jordan ed Evan Caldwell, gemelli di 17 anni, sono morti, mentre i loro sei amici sono stati tutti ricoverati in ospedale con lesioni che vanno da lievi a gravi.

Sabato notte i ragazzi si erano intrufolati sulla pista e avevano iniziato a giocare Poi qualcosa è andato storto: Jordan ed Evan si sono schiantati a tutta velocità contro un cancello seguiti dagli altri sei amici che hanno perso il controllo degli slittini. Intorno all'1.30 un dipendente del parco ha dato l'allarme e, poco dopo, una squadra di soccorsi è giunta sul posto per valutare le condizioni dei ragazzi. I due gemelli sono morti sul colpo, mentre gli altri adolescenti sono stati portati in ospedale: alcuni hanno riportato ferite lievi, per altri la prognosi rimane riservata.

 



«I sopravvissuti sono traumatizzati – ha detto il sergente Paul Wyatt alla CBC - Gli investigatori sono in attesa di parlare con loro in ospedale. Quello che sappiamo è che almeno otto adolescenti, tutti i maschi, sono entrati nell'impianto dopo l'ora di chiusura e hanno utilizzato le loro slitte per lanciarsi sulla pista di bob: il gruppo ha colpito un grande cancello e due ragazzi sono morti. La polizia sta indagando su come siano riusciti a entrare nella struttura».

Sotto choc la famiglia di Jordan ed Evan che si prepara a dare l'ultimo saluto ai due ragazzi. «Questo evento tragico ci ha ricordato come la vita sia fragile e preziosa – hanno scritto i genitori in un comunicato - I nostri figli donavano luce a tutti coloro che li incontravano. Siamo in lutto per la loro perdita, ma fiduciosi del fatto che sono già nella casa del Signore in cielo. Il nostro breve tempo con loro è stato un dono fatto di amore, risate e bei ricordi. Lasciano un vuoto enorme che non potrà mai essere colmato».




 

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