Ogni volta che un provocatore manda una donazione e firma il deposito con il nome di Pence, indica anche il suo indirizzo nella capitale dell’Indiana, di cui è ancora governatore. Così l’associazione deve mandare un biglietto per confermare di aver ricevuto la donazione e per ringraziare il “benefattore”.
Mike Pence è una persona molto religiosa che si descrive così: “Sono un cristiano, un conservatore e un repubblicano, esattamente in questo ordine”. E’ stato deputato ed è governatore dello Stato dell’Indiana dal 2013. In tutta la sua carriera politica ha assunto posizioni molto conservatrici sul fronte dei diritti civili, del diritto di aborto e delle armi. E’ fra coloro che vorrebbero abolire del tutto il diritto delle donne di interrompere la gravidanza, e ha cercato di far passare leggi nel suo Stato che sono poi cadute allo scrutinio della Corte Suprema. Ad esempio ha cercato di vietare l’aborto anche nel caso di feti affetti dalla sindrome Down, e ha cercato di rendere obbligatorio che le donne che abortiscono paghino le spese per un “funerale” del feto abortito.
In questa lotta, Pence si è spesso scontrato con Planned Parenthood, un’associazione che offre servizi da consultorio familiare, e che garantisce a prezzi bassissimi alle donne un ampio raggio di servizi medici, tipo mammografie, pap test, consulenza anticoncezionale, test sull’Hiv, ecc. Fra le altre cose, il PP – in alcune delle sue 650 sedi - fornisce anche la possibilità di abortire o offre indicazioni su come trovare una clinica che pratichi aborti.
Pence è fra i politici conservatori che vorrebbero che l’associazione non riceva più fondi federali (i fondi vengono stanziati a patto che non vadano a finanziare la pratica dell’aborto). E ora che è stato nominato vicepresidente favorirà la scelta di giudici della Corte Suprema che votino contro le leggi pro-choice. Per le donne e gli uomini che sono delusi dalla elezione del ticket Trump-Pence, mandare finanziamenti a Planned Parenthood firmandolo "Pence" è una piccola vendetta. Ma è una vendetta con il sorriso sulla bocca.
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