Duemila euro per acquistare un passaporto siriano: ecco come un terrorista entra in Europa

Duemila euro per acquistare un passaporto siriano: ecco come un terrorista entra in Europa
di Giulia Aubry
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Giovedì 17 Settembre 2015, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 20:03
Tutti vogliono essere siriani! E secondo un reporter dal Mailonline, il sito di informazione britannico versione 2.0 del Daily Mail, diventarlo e' facile. Basta avere duemila dollari e quattro giorni di tempo.

Il reporter in questione, infatti, avrebbe speso questa cifra per acquistare un passaporto, una patente e una carta di identità intestate ad Abdullah Fraam, un cittadino siriano realmente esistito che sarebbe morto ad Aleppo durante la guerra.



A vendergli il pacchetto completo della nuova identità sarebbe stato un trafficante che lavora al confine con la Turchia. Secondo il venditore i documenti, rigorosamente in bianco, sarebbero stati rubati in Siria. L'identità invece proviene da una lista, che viene costantemente aggiornata, di persone decedute negli scontri in Siria.



La vendita di identità siriane è diventata un vero e proprio business da quando i profughi hanno avuto accesso allo status di rifugiati in Germania e in alcuni paesi del Nord Europa. Secondo alcuni siti e organizzazioni internazionali, Palestinesi, egiziani, iracheni e persone provenienti da altre aree del Medio Oriente sarebbero disposte a tutto pur di fingersi siriane e ottenere così una nuova vita in Europa. E tra questi potrebbero nascondersi anche quei foreign fighters che, arruolatisi nelle fila di Isis in Siria o Iraq, non possono rientrare nei loro paesi di origine. Più ancora che acquistarli da affaristi di basso livello o contrabbandieri, e' probabile che molti di loro li abbiano recuperati direttamente negli uffici pubblici delle città conquistate, come Raqqa.



Con identità nuove di zecca e passaporti originali nel loro formato di base non dovrebbe essere difficile per loro mescolarsi tra i migranti e tornare, anche come lupi solitari, in Germania o in altri paesi europei senza essere riconosciuti e fermati dalle forze di sicurezza. Anche Frontex, l'agenzia che si occupa del controllo delle frontiere dell'Unione europea, ha nei giorni scorsi fornito dati sull'incremento nella vendita di passaporti siriani. Documenti di questo tipo sarebbero stati, infatti, ritrovati nelle mani di Iracheni e Palestinesi. Ma anche profughi dall'Algeria, l'Egitto e il Marocco si starebbero presentato ai controlli come cittadini siriani. Inizialmente i dipendenti pubblici siriani in possesso dei documenti in bianco li avevano messi a disposizione di quanti, fuggendo dalle loro città distrutte, volevano lasciare il paese. Ma poi qualcuno ha cominciato ad alimentare un mercato nero che ora sembra essersi esteso a molte delle comunità migranti.



La difficoltà di controllare, a livello internazionale, il numero e l'identità dei morti all'interno dei confini siriani ha fornito ulteriori elementi per un commercio di identità "sicure". L'Europa potrebbe essere piena di morti che camminano. Mentre il caos siriano continua ad alimentare mercati neri, traffici di essere umani e a minare la sicurezza internazionale.