Sui fatti è stata aperta un'inchiesta della magistratura, dalla quale risulta che i due fratelli portavano la kippà «in modo visibile». All'inizio tutto è partito con una lite a un semaforo dopo che i due fratelli erano stati oggetto di «sguardi insistenti», poi di insulti antisemiti.
I due sarebbero poi stati costretti a fermarsi a un bar, dove altre persone sarebbero arrivate a dar man forte agli aggressori, uno dei quali era armato di sega. Con questa avrebbe ferito alla mano il fratello maggiore. Il padre ha precisato che il ragazzo che ha rischiato di perdere il dito «ha avuto 10 giorni di prognosi» ma «non è stato amputato». Ciò nonostante gli aggressori abbiano dato prova di «incredibile ferocia». Il fratello minore ha riportato contusioni per calci e pugni. Gli aggressori, non identificati, si sono dati alla fuga.
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