Le opposizioni in Islanda ne chiedono le dimissioni e la convocazione di elezioni anticipate. Il primo ministro islandese dovrà spiegare l'acquisto nel 2007 di una società offshore, la Wintris, utilizzata oer investire milioni di dollari che i coniugi Gunnlaugsson avevano ereditato. Quando è entrato in parlamento nel 2009, il premier no ha fatto menzione della società e otto mesi dopo ne ha venduto il 50% alla moglie.
Migliaia di islandesi sono scesi in piazza questa sera per chiedere le dimissioni del premier Sigmundur Gunnlaugsson.
Il premier è intervenuto oggi in Parlamento e ha detto a chiare lettere che «non intende rassegnare le dimissioni». «Il governo ha ottenuto buoni risultati fino a oggi e deve finire il suo lavoro», ha dichiarato ai parlamentari negando di avere assets in paradisi fiscali. L'intervento non è bastato a placare la rabbia degli islandesi che sono scesi per le strade di Reykjavik lanciando lacrimogeni e urlando slogan contro il premier. Intanto sono salite a 26.000, l'8% della popolazione, le firme di una petizione per chiederne le dimissioni e le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia.
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