Dopo che Elaine ha consegnato il proprio telefono agli agenti, la polizia ha arrestato il ragazzo sequestrandogli due cellulari. L'esame degli apparecchi ha rivelato che Stephen aveva inviato messaggi sessuali a minorenni tra il 25 ottobre e il 3 gennaio. Sulle prime si è mostrato arrabbiato con la madre per averlo denunciato e si è difeso dicendo di non aver fatto nulla con le ragazze e di aver inviato quei messaggi in momenti in cui era frastornato. Ora, però, sembra aver compreso la portata delle sue azioni e come possa essersi sentita sua madre quando ha scoperto tutto. «Alla base di tutto - dice il suo avvocato Alexandra Bull - ci sono forti elementi di immaturità che certamente hanno avuto un impatto sul comportamento del ragazzo. Stephen, che comunque non ha avuto mai contatti fisici con le sue vittime, a 14 anni si è visto diagnosticare la sindrome di Asperger (un disturbo dello sviluppo imparentato con l'autismo) e ha sofferto di depressione e solitudine, senza contare che ha fatto uso in modo significativo di cannabis».
Ora Stephen è stato condannato a un anno di reclusione per aver incitato minorenni ad attività sessuali e sarà sottoposto per dieci anni a un ordine di prevenzione dei danni sessuali. «Hai un problema grave e hai bisogno di aiuto» gli ha detto il giudice Maria Lamb, aggiungendo che sua madre va lodata per come si è comportata, prendendo una decisione che nessuna madre vorrebbe mai dover prendere e agendo in difesa di altre possibili vittime.
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