Oxford, scopre che il figlio di 22 anni manda messaggi sessuali a minorenni: lo fa arrestare

Oxford, scopre che il figlio di 22 anni manda messaggi sessuali a minorenni: lo fa arrestare
di Federica Macagnone
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Lunedì 24 Aprile 2017, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 15:01
«Ti ucciderò, lasciala stare: ha solo 14 anni». Quando Elaine Kingston, una donna di Oxford, ha visto apparire sullo schermo del telefonino questa frase è rimasta allibita: poi, indagando su cosa volessero dire quelle parole, è precipitata nello sconforto più totale restando inorridita. Quella minaccia era indirizzata a suo figlio Stephen Trinder, 22 anni, che poco prima aveva usato il suo cellulare per inviare via Facebook messaggi sessualmente espliciti a ragazzine minorenni, come faceva da almeno due mesi. Scoprire in quel modo che il suo ragazzo era un pedofilo e leggere una sfilza di messaggi che aveva inviato alle sue "prede" è stato sicuramente scioccante, ma non le ha tolto lucidità e coraggio: Elaine ha realizzato subito quello che doveva fare e si è rivolta alla polizia di Thames Valley per denunciare Stephen che, nella settimana di Natale in cui era rimasto a casa della madre, aveva chattato con cinque ragazzine, la più piccola delle quali aveva 13 anni.

Dopo che Elaine ha consegnato il proprio telefono agli agenti, la polizia ha arrestato il ragazzo sequestrandogli due cellulari. L'esame degli apparecchi ha rivelato che Stephen aveva inviato messaggi sessuali a minorenni tra il 25 ottobre e il 3 gennaio. Sulle prime si è mostrato arrabbiato con la madre per averlo denunciato e si è difeso dicendo di non aver fatto nulla con le ragazze e di aver inviato quei messaggi in momenti in cui era frastornato. Ora, però, sembra aver compreso la portata delle sue azioni e come possa essersi sentita sua madre quando ha scoperto tutto. «Alla base di tutto - dice il suo avvocato Alexandra Bull - ci sono forti elementi di immaturità che certamente hanno avuto un impatto sul comportamento del ragazzo. Stephen, che comunque non ha avuto mai contatti fisici con le sue vittime, a 14 anni si è visto diagnosticare la sindrome di Asperger (un disturbo dello sviluppo imparentato con l'autismo) e ha sofferto di depressione e solitudine, senza contare che ha fatto uso in modo significativo di cannabis». 

Ora Stephen è stato condannato a un anno di reclusione per aver incitato minorenni ad attività sessuali e sarà sottoposto per dieci anni a un ordine di prevenzione dei danni sessuali. «Hai un problema grave e hai bisogno di aiuto» gli ha detto il giudice Maria Lamb, aggiungendo che sua madre va lodata per come si è comportata, prendendo una decisione che nessuna madre vorrebbe mai dover prendere e agendo in difesa di altre possibili vittime. 
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