Gran Bretagna, omicidio misterioso: ucciso a colpi di machete da gang mascherata sotto gli occhi della compagna

Gran Bretagna, omicidio misterioso: ucciso a colpi di machete da gang mascherata sotto gli occhi della compagna
di Federica Macagnone
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 11:54
La sua sorte era segnata. Quando sabato sera, intorno alle 22, è uscito dalla casa della sua compagna Eva, con la quale aveva una figlia di 5 anni, non sapeva di stare andando incontro alla morte. Lo hanno accerchiato in quattro, coperti da passamontagna e armati di machete e coltelli: non aveva scampo. Sebastian Zuchlinski, 39enne lottatore e pugile amatoriale, è stato massacrato sotto gli occhi di Eva e lasciato in una pozza di sangue lungo Davenport Street, a due passi dal centro di Bolton, città non lontana da Manchester. Coltellate sul corpo, profonde ferite alla testa, alle spalle, sulle cosce e un dito amputato: per distruggere un uomo abituato ai combattimenti sportivi e leali, e che ha tentato di reagire anche davanti a un confronto impari, è stata necessaria una gang criminale e sanguinaria. 

Tanti i testimoni che hanno assitito a quell'operazione di macelleria che fa pensare al più classico dei regolamenti di conti e sulla quale la polizia ha ovviamente aperto subito un'inchiesta, scatenando una caccia all'uomo che per ora ha portato all'arresto di un uomo di 29 anni con l'accusa di omicidio. Decine di abitanti della zona si sono riversate in strada per aiutare Sebastian, ma i loro sforzi e quelli dei paramedici arrivati sul posto non sono serviti a nulla. 

«Quei quattro sono arrivati in macchina, sono saltati giù urlando e hanno aggredito Sebastian. Lui ha reagito e ha cercato di fuggire, ma senza riuscirci - racconta un residente - Sembrava che lo stessero prendendo a pugni, ma in realtà lo stavano accoltellando a colpi di machete. Gli hanno tagliato un dito, lo hanno pugnalato e hanno continuato a colpirlo. Poi una donna ha cominciato a suonare il clacson e loro sono scappati lasciandolo steso in terra, mentre la compagna teneva la testa di Seb tra mani urlando di chiamare un'ambulanza». 

Sembra che Sebastian, trasferitosi dalla Polonia in Gran Bretagna dieci anni fa, fosse molto benvoluto in città. «Sono sconvolta, Seb era un gran bravo ragazzo, il ragazzo perfetto - dice Anna Beata, una sua amica - Era uno che cercava sempre di aiutare gli altri e di dare agli altri il meglio di se stesso, uno che amava sempre stare in compagnia. Ci mancherà tanto». 

La polizia, intanto, ha aumentato i pattugliamenti in zona. «Abbiamo avviato un'indagine ad ampio raggio per trovare i responsabili della morte di questo poveruomo - ha detto l'ispettore capo della polizia Howard Millington - Facciamo un appello a tutti coloro che possono avere informazioni utili di contattarci. So che una tragedia come questa, avvenuta in una strada residenziale, può causare ansie e timori, ma abbiamo ragione di ritenere che si tratti di una vicenda circoscritta, non di un fenomeno che possa in futuro coinvolgere i residenti della zona».
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