Siria, nuovo scempio dell'Isis a Palmira: le immagini dal drone pubblicate dalla Difesa russa

Siria, nuovo scempio dell'Isis a Palmira: le immagini dal drone pubblicate dalla Difesa russa
di Federica Macagnone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Febbraio 2017, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 15:36

Nuovo scempio dell'Isis a Palmira, città patrimonio dell'umanità: il ministero della Difesa russo ha pubblicato un filmato girato dall'alto da un drone, che mostra nuovi danni all'area archeologica della città, tornata nelle mani dei terroristi dell'Isis lo scorso dicembre, nove mesi dopo che le truppe governative siriane ne avevano ripreso il controllo con il sostegno dei jet russi. I terroristi avrebbero fatto saltare in aria le strutture del proscenio del teatro romano e distrutto il tetrapilo a sedici colonne del 270 d.C. : nelle immagini si vedono le colonne crollate e le macerie della facciata del Teatro.



Il ministero della Difesa russo ha comunicato di aver «registrato un rapido aumento dei movimenti di camion vicino all'antica città durante l'avanzata di successo delle truppe siriane verso Palmira», interpretando questo dato come la volontà dei terroristi dell'Isis di «portare dell'esplosivo nella zona archeologica per arrecare il massimo danno possibile alle strutture architettoniche rimaste prima di andare via».
Palmira era stata conquista dall’Isis nel maggio 2015. Durante dieci mesi di occupazione la città era stata sfregiata e oltraggiata dai terroristi che avevano distrutto, tra l'altro, il tempio di Belshamin e la cella del tempio di Bel. La città era stata liberata alla fine di marzo 2016, ma da dicembre è di nuovo nelle mani degli uomini del Califfato.

 

Intanto, sempre il ministero della Difesa russo ha affermato che «le truppe del governo siriano, sostenute dall'aviazione russa, continuano ad avanzare in direzione di Palmira e sono a meno di 20 chilometri dalla città. Sempre secondo il dicastero della difesa, l'esercito del governo di Damasco avrebbe «distrutto oltre 180 obiettivi dei terroristi, che nell'ultima settimana avrebbero perso oltre 200 miliziani».