Una delle tre donne fermate nell'ambito delle indagini sull'auto trovata nel fine settimana piena di bombole di gas aveva «delle connessioni» con Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell'HyperCacher, Amedy Coulibaly: è quanto riferisce una fonte giudiziaria citata dall'Express.fr. Hayat Boumedienne è fuggita dalla Francia poco prima degli attentati del gennaio 2015 e sarebbe attualmente nei territori siriani controlli dai terroristi dello Stato islamico (Isis).
Le tre donne fermate preparavano «nuove azioni violente e imminenti»: lo ha detto il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, rivolgendosi ai francesi in tv. «È una corsa contro il tempo», ha aggiunto il ministro spiegando che quella che riguarda la Francia è una minaccia terroristica di «portata inedita» e «complessa» e «multiforme». Sono «fanatiche radicalizzate», ha poi aggiunto il ministro parlando delle re donne.
Altre due persone, un uomo e una donna, erano state fermate oggi a Montargis, nel dipartimento del Loiret, nel centro della Francia, in relazione al ritrovamento dell'auto piena di bombole di gas. La coppia è stata interrogata dalla polizia anti-terrorismo di Parigi. Ieri erano stati fermati un uomo di 34 anni e la sua compagna di 29.
Nell'auto ritrovata presso la cattedrale c'erano bombole di gas e - a quanto si apprende da fonti della radio France Info - anche di bidoni di gasolio stipati nel cofano.
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