«Quando aveva sei mesi - racconta la madre Fadi - aveva appena imparato a stare seduta: a quel punto la sua crescita si bloccò e non imparò mai a gattonare. Cominciò tutto con una febbre, poi arrivarono i dolori allo stomaco, alle gambe, alle braccia». Da allora Rahma non crebbe mai più.
«La mia famiglia mi aiuta tanto - racconta la ragazza - Come fanno? Mi danno tutto quello di cui ho bisogno». E lo fanno a costo di qualunque sacrificio: il padre Hussaini, un agricoltore, ha trascorso 15 anni alla ricerca disperata di una cura per la figlia, lavorando il più possibile per racimolare i soldi necessari per pagare le spese sanitarie e i medici, arrivando a vendere tutto quello che aveva. Fino a quando non gli è rimasto più nulla. I medici finora contattati sono rimasti tutti sconcertati dalle condizioni della ragazza, alcuni di loro hanno addirittura tirato in ballo la possibilità che fosse stata colpita da un jinn, un essere soprannaturale della mitologia islamica. Ora, dopo che la vicenda è diventata di dominio pubblico, la famiglia di Rahma sta ricevendo aiuti da parte di diverse persone e spera che un ente di beneficenza o un medico specialista possano aiutare la figlia almeno con terapie efficaci contro i continui dolori.
Rahma, pazientemente, vive come può. È affezionatissima al fratellino di 10 anni Fahad, che stravede per lei: «La faccio uscire tutti i giorni - dice il piccolo - e la porto dai parenti, lei è felice quando andiamo da loro. E io mi sento felice ogni volta che vedo la gente aiutarla». E nonostante ogni giorno sia per lei una nuova sfida, Rahma non perde il coraggio, le speranze, il sogno di aprire il suo negozio. E ringrazia Dio per tutto quello che le ha dato.
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