Nigeria, kamikaze 17enne si fa esplodere in una moschea: almeno 50 morti

Nigeria, kamikaze 17enne si fa esplodere in una moschea: almeno 50 morti
di Federica Macagnone
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Martedì 21 Novembre 2017, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 10:16
Un ragazzo di 17 anni si è fatto esplodere in una moschea della città di Mubi, nello stato di Adamawa nel nord della Nigeria: il bilancio provvisorio è di 50 morti. Secondo quanto riferiscono fonti di polizia la strage è avvenuta alle 5.20 ora locale e l’attentatore sarebbe un «ragazzo di 17 anni che, mescolatosi tra la folla, ha azionato un giubbetto esplosivo» mentre arrivavano i fedeli per le preghiere del mattino. Il numero dei morti potrebbe ancora non essere definitivo, dal momento che decine di altre persone sono rimaste ferite, molte in modo grave. «Stiamo ancora accertando il numero delle persone rimaste ferite nell'esplosione perché si trovano ricoverate in vari ospedali del Paese» ha detto Othman Abubakar, portavoce della polizia. 

Al momento l'attentato non è stato rivendicato, ma i sospetti si sono concentrati sul gruppo estremista islamico Boko Haram. Lo stato nigeriano di Adawama, infatti, confina a nord con quello del Borno, “patria” dei terroristi di Boko Haram. La città di Mubi è stata sotto il controllo del gruppo terroristico fino al 2014 e non subiva attentati dalla sua liberazione. Quello di oggi è l’attentato con più vittime dallo scorso dicembre, quando due bambine kamikaze si erano fatte esplodere in un mercato causando 56 morti. 

L'organizzazione jihadista sunnita diffusa nel nord della Nigeria, fondata nel 2002 e dal 2015 alleatasi con l'Isis, negli ultimi sei anni ha già ucciso circa 20mila persone e causato 2,3 milioni di sfollati secondo dati accreditati da Amnesty International e dall'Onu. Di recente i Boko Haram, il cui nome significa «l'istruzione occidentale è proibita», hanno cominciato a sfruttare sempre più spesso come attentatori suicidi adolescenti e ragazze, molti dei quali erano stati rapiti. L'esercito nigeriano, negli ultimi mesi, è riuscito a cacciare questi terroristi dalle loro roccaforti nella foresta, ma il proclama fatto l'anno scorso dal presidente Muhammadu Buhari, secondo il quale il gruppo sarebbe stato ormai «schiacciato», si sta rivelando aleatorio.

 
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