New York, 27enne tenta di farsi esplodere a terminal bus: «Vendetta per Gaza»

New York, 27enne tenta di farsi esplodere a terminal bus: «Vendetta per Gaza»
di Anna Guaita
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Martedì 12 Dicembre 2017, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 16:15

NEW YORK - Torna il terrorismo a Manhattan, con il volto di un giovane di 27 anni, incensurato, un cittadino del Bangladesh che da sette anni viveva a Brooklyn, mantenendosi come autista di tassì. Akayed Ullah si è avviato ieri mattina presto lungo il sottopassaggio che collega la fermata della Metropolitana della 42esima strada all'ingresso della stazione autobus sull'Ottava Avenue. Voleva fare un massacro, immolando se stesso. Ma quando la bomba che portava attaccata al ventre è esplosa, l'unico a essere stato colpito gravemente è stato lui stesso. Altri tre passanti sono rimasti feriti lievemente dall'esplosione che è stata vista e registrata dalle telecamere di sorveglianza: si sente uno scoppio soffocato, si intravede un ciuffo di fumo bianco, l'improvviso fuggi fuggi della gente nel sottopassaggio, si sentono le grida, e quando il fumo si dirada si vede un uomo per terra.
 

 

 
«REAZIONE EPICA»
La reazione delle forze dell'ordine è stata «epica», nelle parole del governatore Andrew Cuomo. Temendo la possibilità di un complice o l'esistenza di altri ordigni, il cuore di Manhattan è stato chiuso «da fiume a fiume», come ha spiegato il capo della polizia James O'Neill. Cioè il traffico è stato fermato, i vagoni della metro evacuati, mentre il resto dei treni veniva dirottato su altri percorsi. Dall'East River, fino all'Hudson River, tutto è rimasto congelato. Centinaia di poliziotti, sostenuti da vigili del fuoco, polizia ferroviaria e agenti dell'Fbi hanno perlustrato a pettine la zona, in tempi velocissimi, mentre gli elicotteri sorvegliavano dall'alto. Al Centro controllo operazioni sono stati chiamati rinforzi che potessero seguire in diretta i movimenti in città attraverso le telecamere di sicurezza.

TRA LE 7 E LE 10
È stata una reazione «a tappeto» ha confermato il sindaco Bill de Blasio. L'esplosione è avvenuta alle 7,29 del mattino, la rush hour, l'ora di massimo traffico. Ma tre ore dopo tutto tornava in funzione e piano piano il traffico ha cominciato a defluire. Bill de Blasio ha subito detto che si trattava di «un tentativo di attacco terroristico». Ma il luogo è sembrato strano: gli inquirenti sospettano che Ullah volesse raggiungere l'ingresso del Port Authority Bus Terminal, la grande stazione di autobus dove a quell'ora del mattino arrivano decine di migliaia di pendolari dai sobborghi circostanti. Pare dunque probabile che il terrorista abbia fatto esplodere l'ordigno per sbaglio o che la bomba abbia fatto cilecca. Il capo della polizia ieri pomeriggio ha commentato: «Poteva andare molto, molto peggio».

L'ordigno era fortunatamente molto primitivo, fatto in casa. Il giovane aveva imparato a costruirlo seguendo istruzioni in internet. Comunque l'uomo, che portava addosso anche un secondo ordigno esplosivo, sarebbe stato ispirato dall'Isis, e avrebbe fatto delle dichiarazioni in tal senso ai poliziotti che sono arrivati per primi sul luogo.

IN OSPEDALE
Il New York Times ha riferito che secondo fondi investigative il giovane aveva detto: «È una vendetta contro i raid Usa sull'Isis, in Siria e non solo». Stando alla Cnn invece avrebbe detto di aver preparato l'attacco in seguito ai recenti avvenimenti in Palestina: «Ho agito per vendicare le bombe lanciate su Gaza», avrebbe detto. Il tabloid New York Post, invece riferisce che il terrorista bengalese avrebbe detto: «Bombardano il mio Paese e volevo fare danni qui». Gli elicotteri della stampa lo hanno visto caricato su una barella, e portato in ambulanza all'ospedale pubblico Bellevue. L'ospedale è lo stesso dove lo scorso 31 ottobre era stato ricoverato Sayfullo Saipov, il cittadino uzbeko che aveva ucciso otto ciclisti e feriti 12 aggredendoli con un furgone lungo la pista ciclabile vicino a Ground Zero.

I TESTIMONI
Pochi hanno visto l'esplosione, ma molti l'hanno sentita. I passeggeri dei treni che transitavano nella zona raccontano di aver sentito un grande botto, e immediatamente dopo i vagoni si sono fermati, e poco dopo tutti sono stati fatti evacuare: «Non posso descrivervi la stranezza di scappare, sospinti da poliziotti armati fino ai denti, mentre ancora gli altoparlanti della stazione stanno trasmettendo le canzoncine di Natale» ha commentato uno dei testimoni.

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