Con lui c'era il collega John Hasiotis e altri due agenti di rinforzo. Proprio in quei minuti, fuori dal liceo, era piombato il furgone guidato dall'attentatore, che dopo aver falciato pedoni e ciclisti, provocando la morte di otto persone, si era andato a schiantare contro un pulmino. A quel punto i quattro agenti sono usciti e si sono trovati davanti al sospetto che impugnava due pistole, una giocattolo e una ad aria compressa.
Nash, da cinque anni in polizia, era quello più vicino all'attentatore e ha iniziato a sparare, esplodendo nove colpi, uno dei quali lo ha raggiunto all'addome. Una prontezza che gli è stata già riconosciuta. «Grazie all'ufficiale Ryan Nash per il suo coraggio e la rapidità dell'azione per fermare l'attacco di ieri», ha scritto su twitter l'ex capo del dipartimento della polizia di New York, William J.
Bratton.
Anche il sindaco della città Bill de Blasio lo ha ringraziato, definendolo «un bravo, giovane uomo, molto modesto riguardo quello che ha fatto, ma è stato straordinario, e ha dato così grande fiducia nella nostra forza di polizia».
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