Migranti, da giudice via libera allo sgombero di Calais

Migranti, da giudice via libera allo sgombero di Calais
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Giovedì 25 Febbraio 2016, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 01:32

Via libera del tribunale amministrativo di Lille all'ordinanza della prefettura che prevede l'espulsione dei migranti nella parte sud della cosiddetta "Giungla" di Calais.

Nell'attesa della decisione il Belgio ha rafforzato i controlli alle frontiere nel timore che i migranti evacuati si spostino nelle Fiandre. Una decisione «curiosa», l'ha definita il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve, esprimendosi dal Consiglio dell'Ue di Bruxelles. Ma alcuni fanno notare come egli stesso non esitò a sprangare il confine di Ventimiglia quando la scorsa estate i migranti giungevano dall'Italia.

«Non abbiamo nessun altro posto dove andare. Se ci sgomberano sarà un grande problema», aveva lanciato l'appello un migrante afghano di Calais, intervistato da BFM-TV. «È molto complicato, fa molto freddo, c'è vento e non è pulito, non abbiamo vestiti, ma spero che non ci spostino», aveva detto l'uomo in sandali nella fangosissima tendopoli di Calais. «Siamo esseri umani - aggiunge - dovremmo essere liberi, e poi non abbiamo nessun posto in cui andare. Se ci sgomberano sarà un grosso problema».

La Francia ha proposto loro due soluzioni: trasferirsi nei vicini container (provvisori e controllati) che contano 1.500 posti letto in larga parte già occupati o trasferirsi nei 102 centri d'accoglienza distribuiti ai quattro angoli della Francia. In ogni caso, secondo il 'Secours Catholiquè, il numero di posti non è sufficiente per accogliere tutti. Secondo le autorità transalpine nella parte sud del campo che verrà sgomberata sostano appena mille persone mentre le associazioni parlano di almeno 3.400. Il rischio, avvertono le Ong, è che molti di loro si ritrovino in una situazione ancora più disperata di quella in cui sono attualmente. Un nuovo appello è stato intanto lanciato su Le Monde. Non riduciamo la Francia a del «filo spinato e a dei bulldozer», hanno esortato oltre 250 personalità tra politici, intellettuali e artisti. Per i firmatari l'evacuazione della tendopoli «non è una soluzione». Il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha intanto reso omaggio al «coraggio» del «popolo tedesco» nella crisi dei rifugiati. Per il neo ministro degli Esteri succeduto a Laurent Fabius Francia e Germania condividono «gli stessi obiettivi: migliorare il controllo dei rifugiati e fermare i migranti irregolari». Nei giorni scorsi, il premier francese Manuel Valls si era opposto alla proposta di Berlino di un meccanismo di ripartizione dei richiedenti asilo nell'Ue. La Francia si è impegnata ad accogliere un massimo di 30.000 migranti nei prossimi due anni, mentre la Germania ne ha già accolti un milione.

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