Migranti, la Cei: «Piano Ue debole e vergognoso»

Migranti, la Cei: «Piano Ue debole e vergognoso»
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Mercoledì 22 Aprile 2015, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 16:15
Nelle iniziative annunciate dalla Commissione europea all'indomani della tragedia più grave del Mediterraneo, «sono presenti verbi come distruggere, contrastare, respingere, ma sono completamente assenti verbi come salvare, accogliere, tutelare»: lo denuncia oggi la Fondazione Migrantes.



«È uno scandalo - afferma il direttore generale, mons. Giancarlo Perego - che la politica europea dell'immigrazione non valuti immediatamente operazioni e azioni di rafforzamento della ricerca e del salvataggio in mare e continui a favorire operazioni di controllo delle frontiere. Il contrasto ai trafficanti degli esseri umani, ormai legati alle mafie europee e al terrorismo internazionale, passa attraverso l'attivazione di un'azione che unisca il salvataggio delle persone al contrasto della tratta».



Per questo, dice Perego, occorre creare «un'operazione di controllo del Mediterraneo fino alle coste libiche, con il coinvolgimento delle organizzazioni internazionali, per salvaguardare anzitutto la vita delle persone in mare, valutando anche l'opportunità di accogliere, anche con benefici di protezione, testimoni e testimonianze contro i trafficanti». Al tempo stesso, sempre con gli organismi internazionali, valutare un «piano di pace e di ristabilimento della sicurezza delle persone sulle sponde africane, libiche ed egiziane del Mediterraneo, attivando anche progetti di cooperazione internazionale per il rientro di persone; la ripresa di alcune attività lavorative, il ristabilimento di presidi sanitari, la riapertura delle attività scolastiche. Senza pace e senza la ripresa delle attività economiche e sociali e solo distruggendo - ha concluso - non faremmo che alimentare ancora disperazione e partenze».



«Parole come affondare, distruggere, respingere, senza che siano accompagnate da parole come tutelare, salvare, accogliere, non hanno prospettiva», replica monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, attraverso i microfoni di Radio InBlu alla richiesta del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di un mandato internazionale per affondare le barche degli scafisti. «L'aspetto importante - sottolinea - è contrastare i trafficanti, come già faceva Mare Nostrum, ma al tempo stesso non dimenticare che ci sono vite da salvare. Se è vero che occorre un piano internazionale di intervento nel Nord Africa, deve essere di pace, di messa in sicurezza delle persone e di una collaborazione con tutte le realtà e le forze locali per combattere i trafficanti».



Esprimendosi sul piano in 10 punti approvato dell'Ue sull'emergenza immigrazione, mons.
Perego dice: «È assolutamente debole e per certi versi vergognoso. Ancora una volta si pensa di contrastare i trafficanti e non tutelare le persone attraverso i canali umanitari, un piano sociale europeo nei paesi di arrivo dei profughi e migranti, la cooperazione locale».
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